6 Aprile 2016
22:00
Piscina di Valenza: il dialogo ancora non c’è, ma un incontro potrebbe arrivare a breve
VALENZA – Le notizie sulla nuova piscina di Valenza continuano a essere centellinate, nonostante le sollecitazioni di numerosi cittadini. La vicenda rimane incagliata indipendentemente dalle pressioni di parte della comunità, perplessa per il prolungato silenzio e soprattutto per le promesse di una soluzione rapida, in realtà mai arrivata.
Il sindaco, Gianluca Barbero, interpellato nuovamente su questo argomento, ha spiegato: “noi abbiamo chiesto un chiarimento alla luce dell’aggiornamento del piano finanziario e delle richieste del Coni. Non avendo risposte a domanda cerchiamo di trarne le conseguenze. Visto che loro continuano a mandare messaggi in cui attestano la loro disponibilità noi questa disponibilità vogliamo vederla. Vogliamo chiarimenti e poi siamo pronti a rilasciare anche il giorno dopo il permesso edilizio. La cosa più importante è portare il processo a una definizione utile. Sicuramente il tempo non è più molto ma non è funzionale al nuotare oggi o domani è invece relativo all’utilizzo dei soldi pubblici, a fronte di un progetto che si aggirava sui 3,3 milioni e che ora è lievitato a 4. Mi hanno insegnato che i soldi pubblici si usano con attenzione e non si sprecano“.
L’ultimo confronto tra l’amministrazione valenzana e le società incaricate della costruzione della nuova piscina risalirebbe a inizio febbraio ma secondo alcune indiscrezioni lo Swimming Valenza sarebbe intenzionato a dare vita a un nuovo incontro per cercare di smuovere le acque. Il ricorso al Tar da parte della società d’altra parte è stato sicuramente un messaggio vigoroso nei confronti dell’amministrazione comunale, un pretesto per risolvere l’impasse in cui sono cadute le parti.
Uno degli ostacoli principali alla soluzione del problema, vale a dire il ritenuto incremento dei costi per le richieste di adeguamento imposto dal Coni, potrebbe venire meno e agevolare la definizione degli attriti tra le parti. Le imprese potrebbero infatti applicare un ribasso rispetto alle somme iniziali e quindi mantenere la cifra iniziale, pari a circa 3,3 milioni di euro e non 3,8 come teme il Comune.
Il problema però è che per ora tutte queste considerazioni sono destinate a rimanere solo parole se la partita continuerà a disputarsi a distanza, a meno che anche questa non sia una tattica.
Lo Swimming Valenza però potrebbe fare il primo passo a breve per cercare di tornare a un dialogo necessario.
Fabrizio Laddago