Autore Redazione
sabato
8 Novembre 2025
13:09
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Politica - Alessandria

Amag Ambiente, Locci (FdI) contesta l’acquisto di due nastri trasportatori. L’azienda replica: “È male informato”

Amag Ambiente, Locci (FdI) contesta l’acquisto di due nastri trasportatori. L’azienda replica: “È male informato”

ALESSANDRIA – Botta e risposta tra il capogruppo di Fratelli d’Italia ad Alessandria, Emanuele Locci, e Amag Ambiente, sull’acquisto di due nastri trasportatori per i rifiuti. L’esponente della minoranza ha contestato le procedure dell’acquisizione e la loro destinazione. “Si continua a giocare con i soldi dei cittadini” ha rimarcato il politico di centrodestra “Amag Ambiente ha acquistato due nastri trasportatori identici con due affidamenti diretti da 138 mila euro ciascuno, per un totale di 276 mila euro. Ogni ordine è stato tenuto appena sotto i € 140.000, limite dell’affidamento diretto; sommati superano i 221 mila euro, cioè la soglia che impone una gara pubblica europea. Per forniture omogenee il valore si somma: il Codice degli Appalti è chiarissimo. Siamo di fronte ad un nuovo presunto frazionamento artificioso volto ad eludere le norme: la reiterazione nell’errore è inaccettabile!”

“I dati parlano da soli: stesso fornitore, due CIG, stesse caratteristiche, tempi ravvicinati: 18 dicembre 2024 il primo affidamento diretto, 11 marzo 2025 il secondo (contratto 18 marzo). In queste condizioni la gara andava fatta. Il risultato concreto lo conosciamo tutti: il conto finisce nella TARI di famiglie e imprese. C’è poi un’assurdità industriale: AMAG Ambiente si occupa di raccolta, non di trattamento e smaltimento. A cosa servono due nastri trasportatori di rifiuti dentro AMAG Ambiente, che non risulta avere le autorizzazioni necessarie a questo tipo di attività? Se questi macchinari sono utili, riguardano ARAL, la società che smaltisce i rifiuti. Qui vedo spesa priva di logica e regole piegate. Infatti questi nastri non sono mai entrati in funzione. E quando si spende male, pagano i cittadini. Sull’episodio dell’esposizione dei cassonetti avevo denunciato lo stesso schema e ANAC mi ha dato ragione. Nonostante il richiamo dell’Autorità anticorruzione, il presidente di AMAG Ambiente è rimasto al suo posto e il Sindaco continua ad avere fiducia in questa governance. Nella migliore delle ipotesi siamo di fronte a un’inadeguatezza grave; nella peggiore, a scelte che sconfinano dal perimetro della legittimità e della legalità. Il coraggio della verità impone di dirlo”.

Su questo tema Locci ha annunciato una interpellanza e un dossier al Comitato per la Governance del Controllo Analogo: “Chiederò che vengano prodotti tutti gli atti: determinazioni a contrarre, motivazioni del Responsabile Unico del Procedimento, calcolo del valore ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 36/2023, eventuali richieste di preventivo, verbali di comparazione, destinazione reale dei nastri e ragioni per cui non si è fatta una gara unica. Chiederò al Controllo Analogo che eserciti fino in fondo i poteri di vigilanza e, se emergeranno profili critici – e dai numeri già emergono – chiederò l’invio degli atti ad ANAC e Corte dei conti per la valutazione di ogni eventuale responsabilità e danno erariale. Io non mollo: ad Alessandria servono regole chiare, gare trasparenti e amministratori all’altezza. Ogni euro speso male qui dentro è un euro in più nella bolletta dei rifiuti. Continuerò a vigilare, atto per atto, numero per numero, finché questa città non avrà la classe dirigente che merita”.

Non si è fatta attendere la replica di Amag Ambiente. Su Radio Gold il presidente Paolo Borbon ha evidenziato che il consigliere Locci “è stato male informato. Le gare per l’acquisto dei nastri trasportatori sono state regolari e arrivate dopo una ricerca di mercato e un confronto concorrenziale, come prevede la legge. I nastri trasporti velocizzeranno le operazioni di trasporto: non c’entrano nulla con le procedure di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Ad oggi i rifiuti vengono scaricati a terra e poi ricaricati sui mezzi: grazie a questi due acquisti recupereremo tempo e costi. Insomma: questa procedura consentirà di risparmiare sui costi di carico e scarico”. Borbon ha anche spiegato perché, ad oggi, questi due nuovi macchinari non sono ancora stati attivati: “Siamo in ritardo di circa tre mesi rispetto alla tabella di marcia che ci eravamo prefissati: purtroppo la consegna è avvenuta non nei tempi concordati, un fattore che non dipende dalla nostra azienda. Inoltre la nostra cabina di media tensione ha dovuto essere sottoposta a lavori di adeguamento, così da poter supportare i maggiori carichi di rifiuti. Abbiamo dovuto attendere l’autorizzazione della Provincia per procedere: i lavori sono stati completati. I due nastri trasportatori saranno attivati entro la fine di novembre”. 

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