10 Aprile 2016
22:00
Lettera ai sindaci del casalese per promuovere una mobilitazione in Regione per difendere la clinica S. Anna
CASALE MONFERRATO – Il comitato per la difesa della salute di Casale e il consigliere comunale di opposizione, Giorgio Demezzi, non demordono, non intendono arrendersi all’idea che dal primo luglio la clinica Sant’Anna perda interventistica. Per scongiurare questo rischio ogni giorno più concreto è stata preparata una lettera da inviare ai sindaci del casalese in cui si esortano i primi cittadini a combattere e a mobilitarsi. Per questo è stato lanciato un appello all’azione con un ultimo tentativo direttamente in Regione per chiedere una sospensione della delibera o comunque una modifica che consenta, con il coinvolgimento anche della proprietà, il proseguimento dell’attività interventistica e diagnostica nella clinica.
Ecco il testo della lettera inviata ai sindaci:
“La informiamo dell’ormai imminente chiusura dell’interventistica e della diagnostica della clinica, la cui attività sarà unicamente rivolta agli utenti psichiatrici. Infatti, se non interverranno modifiche, la DGR della Regione afferma che le cliniche per le quali è stata prevista una conversione o si adeguano o dopo il 30 di giugno non riceveranno più i rimborsi dei ricoveri con sospensione dell’accreditamento. Le parole della proprietà della clinica, come ente attuatore delle decisioni dell’ente erogatore (Regione), non lasciano dubbi “I posti per i pazienti psichiatrici, persone non pericolose, sono 77. Verranno ricoverati alcolisti, soggetti che soffrono di patologie depressive e affetti da turbe psichiche”. La clinica diverrà dunque un corpo estraneo alla città, non più al servizio dei cittadini casalesi e del nostro territorio, con una attività rivolta unicamente agli utenti psichiatrici, tra l’altro in un contesto strutturale e cittadino che non si adatta a questa tipologia di malati.
La clinica Sant’Anna nei decenni ha sempre rappresentato un perfetto complemento dell’assistenza sanitaria cittadina in sintonia con l’ospedale Santo Spirito. Non solo: ha permesso di evitare lunghe liste d’attesa sia per gli interventi chirurgici che per gli esami diagnostici. Dove andranno i cittadini casalesi e del nostro territorio, che fino ad ora hanno utilizzato la clinica S.Anna, non solo per i tanti esami diagnostici, ma soprattutto per interventi chirurgici (più di 3.000 all’anno) quali tunnel carpale, ernie inguinali, vene varicose, calcoli alla cistifellea, cataratte, protesi dell’anca e del ginocchio?
La raccolta di 7.500 firme in poco più di 20 giorni, a cui hanno partecipato insieme tantissimi cittadini casalesi e di alcuni comuni del nostro territorio, ha contribuito alla proroga per sei mesi dell’attività della clinica, ma ora la proprietà ha annunciato la prossima chiusura al 1° di luglio dell’attività interventistica e con ogni probabilità anche di quella diagnostica. Questa notizia rappresenta un gravissimo impoverimento della sanità del nostro territorio e crea una vera e propria emergenza sanitaria.
Il teorema sbandierato dalla Regione Piemonte “Chiusura clinica, salvataggio ospedale” non regge, infatti finora abbiamo visto solo tagli e nessun potenziamento per il nostro ospedale, con una ulteriore penalizzazione di un territorio già carente di servizi.
E’ il momento dell’azione con un ultimo tentativo direttamente in Regione per chiedere una sospensione della DGR o comunque una modifica che consenta, con il coinvolgimento anche della proprietà, il proseguimento dell’attività interventistica e diagnostica. I nostri figli, nipoti dovranno sapere che i loro genitori, nonni hanno fatto tutto il possibile per conservare un bene al servizio della salute. Questa battaglia va di pari passo con la lotta per la difesa del nostro Ospedale.“