Autore Redazione
martedì
16 Dicembre 2025
05:33
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Politica - Alessandria

Contro il campo largo con Renzi e Calenda e le urne vuote: Annèt Moscatello guida i Giovani Democratici Piemonte

Contro il campo largo con Renzi e Calenda e le urne vuote: Annèt Moscatello guida i Giovani Democratici Piemonte

ALESSANDRIA – “L’hanno vista arrivare” quando Elly Schlein ha lanciato la sua corsa, poi vinta, verso la guida della segreteria nazionale. La neo segretaria regionale dei Giovani Democratici, Annèt Moscatello, si definisce “di sinistra” e su Radio Gold ha raccontato che proprio in quel momento ha deciso di sottoscrivere la tessera del Partito Democratico per impegnarsi nella cosa pubblica anche attraverso un percorso politico.

Eletta sabato scorso alla guida della componente giovanile piemontese del Pd, Moscatello è la prima alessandrina a ricoprire questo incarico. “Una grande soddisfazione” ha sottolineato la neo segretaria ai nostri microfoni. La sua mozione, intitolata “Per un pugno di giustizia” ha toccato tanti temi di stretta attualità: “Il primo è il lavoro, spesso precario e sottopagato. Ci impegneremo, in particolare, per la retribuzione minima dei tirocini. Per fortuna possiamo contare sulla consigliera regionale e nostra iscritta Simona Paonessa: in questo modo abbiamo una linea diretta con Palazzo Lascaris. Poi ci sono i trasporti, poco capillari, spesso inefficaci e onerosi. Piemove, la misura sul trasporto gratuito per gli studenti universitari, rappresenta un buon punto di partenza ma non basta, visto che è valida solo nella città dove si studia e non dove si abita”. 

Tra i capisaldi del programma di Moscatello anche i diritti delle donne: “Continueremo a batterci contro le stanze dell’ascolto e le sovvenzioni regionali alle associazioni pro vita. Purtroppo, inoltre, resta alto il numero dei medici obiettori di coscienza nella nostra regione”.

“Ho sempre pensato che occorre mettersi in gioco per cambiare le cose” ha aggiunto la giovane alessandrina “ho scritto anche la tesi di laurea sull’astensionismo. Vogliamo riportare le persone alle urne: ho sempre fatto mia la massima che, anche se non ti interessi di politica, alla fine è la politica che si interessa a te. Per questo circa tre anni fa ho scelto il Pd. Schlein? Non nascondo che viste le premesse iniziali mi sarei aspettata qualcosa di più ma sono ancora molto fiduciosa sull’operato della nostra segretaria nazionale. Conosciamo infatti bene quanto sia complicato incidere su un partito nato da tre grandi aree politiche distinte. Si parla spesso di campo largo? Sarebbe meglio non farlo diventare larghissimo” ha aggiunto Moscatello, esprimendo più di una perplessità rispetto agli scenari di una coalizione di centrosinistra composta anche da Italia Viva e da Azione, le due forze rappresentate da Matteo Renzi e Carlo Calenda una coalizione progressista è, invece, la chiave vincente, con Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. Questo discorso vale soprattutto a livello nazionale: nei singoli territori, invece, anche un campo più largo può funzionare, come è stato già dimostrato”.

Tra i primi obiettivi del mandato di Moscatello, in vigore fino al 2028, c’è infine la corsa verso il referendum sulla Giustizia, previsto nei primi mesi del 2026: “Organizzeremo stand e banchetti per spiegare alla popolazione la nostra posizione contraria. A nostro avviso si sta parlando di questo referendum con una comunicazione troppo propagandistica. Chi è favorevole alla Riforma Nordio vuole modificare gli equilibri dello Stato: concordo con chi teme che la separazione delle carriere sia solo il primo passo per poi arrivare al controllo del Governo sul Pm. La magistratura deve rimanere indipendente. Abbiamo visto cosa succede nei Paesi si è andati verso quella direzione, come in Polonia e Ungheria. Inoltre non si capisce la ragione di creare un Consiglio Superiore della Magistratura così debole. Il sorteggio non risolverebbe il problema delle correnti. Insomma, siamo fortemente contrari e lo diremo a voce alta”.

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