23 Dicembre 2025
05:00
Provincia, nuovo attacco della minoranza: “Gran parte dei sindaci è insoddisfatta. Bilancio scialbo”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Il re è nudo”. Il gruppo “Uniti per la Provincia di Alessandria“, rappresentante della minoranza di centrosinistra a Palazzo Ghilini, è di nuovo intervenuto nel dibattito con il centrodestra dopo l’approvazione del bilancio avvenuta la scorsa settimana. “Il segnale giunto alla maggioranza di destra che governa, oggi, la Provincia di Alessandria é davvero forte e costituisce – per loro – un chiaro campanello d’allarme, tale da richiedere financo l’intervento dell’assessore Riboldi. A fronte di un bilancio di previsione 2026 a dir poco scialbo“ hanno sottolineato i consiglieri provinciali Cesare Chiesa, Roberto Scifò, Sabrina Caneva, Giulia Giustetto, Francesco Gentiluomo e Nicola De Angelis “si è aperto nell’Assemblea dei Sindaci, lo scorso mercoledì 17 dicembre, un interessante dibattito con numerosi interventi critici, segno di un crescente disagio e malcontento in particolare tra i sindaci dei centri minori: strade dissestate, fotovoltaico e tutela dell’ambiente con forti criticità, sono solo talune delle problematiche ancora una volta portate all’attenzione dei vertici della Provincia. Questa diffusa sensazione di inadeguatezza, si è al momento solo in parte trasformato in aperta opposizione, sufficiente tuttavia a palesare la fragilità non solo nei contenuti programmatici, ma anche numerica, della maggioranza di centrodestra”.
Sui numeri, inoltre, la minoranza ha sottolineato che “solo grazie alla nostra responsabilità l’Assemblea dei Sindaci chiamati a dare il loro parere sul bilancio di previsione 2026 della Provincia non è andata deserta, perché – come lo stesso presidente Benzi ha riconosciuto – all’Assemblea erano presenti solo 76 Comuni sui 190 che costituiscono la Provincia (cioè solo poco più di un terzo) ed erano rappresentati 294.182 abitanti sui circa 407.000 totali al 31/12/2024. Facile comprendere che senza la partecipazione al voto dei Comuni di centrosinistra (rappresentanti 146.530 abitanti) il voto stesso non sarebbe stato valido”.
“Occorre” infine “molta fantasia, oppure una evidente distorsione della realtà perché non appaia invece chiara una forte insoddisfazione da parte dei sindaci dell’intera Provincia, i quali in gran parte non si sono presentati, in parte hanno votato contro e in una parte, anch’essa non trascurabile, pur votando a favore hanno esplicitato il loro disagio nei confronti del governo della Provincia incapace di produrre atti e proposte che escano dall’ordinarietà, che riscattino l’Ente e restituiscano capacità e incisività politica. Infine, sempre a proposito di “numeri”: appare a dir poco improvvido imputare alle amministrazioni di centrosinistra della prima metà dello scorso decennio un declino finanziario e strategico gestito pressoché per intero dalle amministrazioni di destra che si sono susseguite dal 2017 in poi. Non sarebbe meglio – come in più volte suggerito – che gli amministratori di destra che governano, oggi, la Provincia richiedessero ai loro stessi colleghi di partito che governano a Torino e a Roma atti e iniziative che possano finalmente dare respiro all’Ente e far fronte ai tanti problemi che soffocano la nostra Provincia? Ne sono capaci?”.