2 Maggio 2016
09:33
Sciopero e presidio per i lavoratori della tratta piemontese del Terzo Valico
NOVI LIGURE – Tre giorni di sciopero per i lavoratori della tratta piemontese del Terzo Valico. Lo stop, che durerà fino al 4 maggio, è stato proclamato dalle segreterie territoriali di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil contro la “chiusura” del Cociv rispetto alle richieste di carattere economico, normativo e di sicurezza più volte ribadite dalle parti sociali nei vari incontri con il Consorzio. Un atteggiamento definito “inaccettabile” dai sindacati che hanno quindi chiamato a raccolta i lavorati in Val Lemme, a Novi Ligure e Castagnola.
“Le ragioni di questa nuova iniziativa sono molteplici e gravi“, ha sottolineato PierLuigi Lupo, Segretario Generale Filca Cisl Alessandria Asti – e riguardano principalmente la sicurezza, l’ambiente di lavoro e il salario. La sicurezza è una delle principali note dolenti, incluso il punto legato agli orari di lavoro che non rispettano appunto gli standard di sicurezza per gli operai. Per quanto riguarda il salario, la contrattazione di cantiere va avanti in modo estenuante da oltre sei mesi senza nessun significativo risultato a vantaggio dei lavoratori, parliamo sempre solo della tratta piemontese”.
Se non arriveranno “risposte concrete” dal Cociv, hanno anticipato Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, i sindacati continueranno la mobilitazione “mediante le modalità di lotta che saranno decise dalle assemblee del personale e che verranno comunicate successivamente”.
Di seguito alcune immagini dal presidio in corso in Val Lemme, Novi e Castagnola tratte dalla pagina facebook della Cisl Alessandria-Asti.