Autore Redazione
mercoledì
4 Maggio 2016
22:59
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Politica - Alessandria

Ad Alessandria pressione fiscale tra le più basse d’Italia

Ad Alessandria pressione fiscale tra le più basse d’Italia

ALESSANDRIA – Finalmente qualche segnale positivo per le piccole e medie imprese italiane, un po’ meno vessate dal Fisco. Nel 2015 infatti il peso complessivo del fisco, il “Total tax rate“, è sceso al 60,9 per cento con un calo del 3,6 per cento rispetto al picco toccato nel 2012. La pillola però è solo parzialmente dolce perché, come ha sottolineato la Confederazione nazionale artigiani, in Italia le richieste fiscali sono “intollerabili” e pari a 19,4 punti in più rispetto alla media europea.

Il dato complessivo però è che da quest’anno è arretrato il giorno in cui gli imprenditori hanno potuto finalmente cominciare a riservare all’impresa i guadagni aziendali. Il così detto “tax free day” è passato dal 20 al 9 agosto 2015. Il risultato è stato certificato dall’Osservatorio Cna sulla tassazione “Comune che vai fisco che trovi” che ha analizzato 124 comuni.

Per la provincia di Alessandria il dato è ancora più interessante visto che il capoluogo ha una pressione fiscale tra le più basse della penisola, pari al 57,5%, risultato che colloca Alessandria al 105esimo posto su 124 città e che quindi identifica il “tax free day” al 29 luglio.

Lo studio dell’Osservatorio ha preso come riferimento una impresa individuale, con cinque dipendenti, 430mila euro di fatturato e 50mila euro di utili. L’impresa italiana tipo.

Per il 2016, tuttavia, il calo della pressione fiscale si bloccherà. Lo studio prevede addirittura un lieve incremento del Total tax rate (+0,1 per cento) destinato a salire al 61 per cento complessivo. Un incremento che deriva dall’aumento programmato dell’aliquota dell’Ivs (Invalidità-vecchiaia-superstiti), la contribuzione previdenziale della Cassa artigiani e commercianti, solo in parte attenuato dall’elevazione della franchigia Irap a 13mila euro. Inoltre, la maggior parte degli interventi introdotti con Legge di stabilità del 2016 non produrranno effetti sensibili sulle imprese di minore dimensione, se non il beneficio che deriva dal super ammortamento relativamente agli investimenti effettuati in corso d’anno. 

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