Autore Redazione
martedì
10 Maggio 2016
22:00
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Politica

Lettera aperta del sindaco di Casale ai cittadini sulla manifestazione di venerdì

Lettera aperta del sindaco di Casale ai cittadini sulla manifestazione di venerdì

CASALE MONFERRATO – Continua la discussione sulla sanità a Casale Monferrato. Il sindaco, Titti Palazzetti, chiamato in causa dal consigliere comunale d’opposizione, Federico Riboldi, ha ribadito in una lettera aperta il motivo per cui, pur invitata, non prenderà parte alla manifestazione in difesa dell’ospedale di venerdì. Il primo cittadino ha apprezzato lo sforzo dei cittadini in difesa della sanità ma ha sottolineato come le motivazioni che hanno portato a questa manifestazione siano da considerate “errate”. Di seguito la lettera:

Carissimi cittadini,

sono grata dell’invito rivoltomi dal consigliere Riboldi a prendere parte alla fiaccolata che si terrà il 13 maggio in difesa dell’ospedale, perché pur condividendo la necessità di vigilare con fermezza su quanto accade, non posso avallare con la mia presenza le motivazioni addotte che sono assolutamente non corrette. Apprezzo che i cittadini sostengano l’ospedale, facciano sentire la loro voce per promuovere un servizio migliore e il raggiungimento nel tempo piu breve possibile degli standard di qualità che noi tutti desideriamo.

Come Sindaco ho bisogno di questo sostegno per continuare con determinazione a difendere le esigenze del territorio e alcuni risultati sono stati ottenuti riuscendo a far cambiare decisioni già prese o ad accelerare alcuni provvedimenti. La città non ha bisogno, invece, di ricevere notizie non corrette e di essere trascinata nel ridicolo chiedendo servizi che sono in atto. La città deve essere rassicurata sulla sorte del nostro ospedale, che di certo non sarà chiuso, anzi da due anni pian piano va via via rafforzandosi, secondo il piano di assunzioni previsto nella riorganizzazione sanitaria regionale per un ospedale di primo livello come il nostro. Il Santo Spirito è l'ospedale più importante della provincia dopo quello di Alessandria, ed è quello che ha la più alta produttività.

Quindi lavoriamo insieme per il nostro servizio sanitario senza steccati ideologici, ma consapevoli della reale situazione e della sua costante evoluzione, sviluppiamo una coscienza critica ben informata, capace di mettere a fuoco ogni singolo aspetto della questione, senza diventare vittime di falsi allarmismi, volti solo a creare confusione generale.

Esaminiamo i singoli punti del volantino per i quali si chiamano a raccolta i cittadini:

è necessario premettere, innanzi tutto, che il riordino della rete ospedaliera di Alessandria e del Piemonte discende sia dal ‘piano di rientro’ finanziario imposto alla Regione Piemonte dal Ministero dell'Economia a seguito del deficit di bilancio accumulato dai precedenti governi regionali, sia dai Def governativi che hanno determinato in tutte le regioni italiane azioni di razionalizzazione con abbattimento dei posti-letto, aggregazioni di presidi ospedalieri, riduzione del numero delle ASL e potenziamento dei servizi territoriali.

Peraltro (a fronte dell’affermazione sulla ‘strategia demolitrice’ della sanità pubblica regionale) si rammenta che le deliberazioni regionali relative alla recente riorganizzazione della rete ospedaliera scaturiscono direttamente dalla DGR 30 dicembre 2013 nr. 25-6992 (relatore Assessore Cavallera). Approvazione programmi operativi 2013-15 nella quale si davano precise indicazioni – ai sensi dell’art. 15 L. 135/12 – al fine di rafforzare l’azione doverosa di controllo della spesa sanitaria.

Andando nello specifico si sottolinea sinteticamente quanto segue:

– L’atto aziendale ASL-AL ha previsto che nella riorganizzazione della rete ospedaliera l’ospedale di Casale Monferrato e quello di Novi siano i 2 soli presidi di “1^ livello” per concorrere alle attività ospedaliere provinciali con l’ASO, i 2 presidi di “base” di Acqui e Tortona, il p.o. per zona disagiata di Ovada.

– Il reparto di malattie infettive concorrerà in prospettiva, assieme a quello dell’ASO-AL e dell’ASL-AT, a un’unica rete in grado di coprire i bisogni delle 2 provincie: il primario dr. Chichino attualmente gestisce sia il reparto di Casale M. sia quello di Alessandria.

– Il reparto di Nefrologia dell’ospedale di Casale Monferrato non subirà nessuna modificazione di attività e di personale, continuando a operare (con la classificazione di SOS, ovvero di ‘struttura operativa semplice’) in rete con il reparto di Novi (classificato come SOC, ovvero ‘struttura operativa complessa’) attraverso la direzione di un unico primario.

– Il reparto di Odontostomatologia dell’ospedale di Casale Monferrato è stato classificato quale SSD, ovvero ‘struttura semplice a valenza dipartimentale’, riconoscendogli quindi autonomia, qualità tecnica e un ruolo interprovinciale (Alessandria-Asti) per la gestione di casi complessi: è gestito da un responsabile medico locale.

– Il reparto di Urologia dell’ospedale di Casale Monferrato non subirà nessuna modificazione di attività e di personale, continuando a operare (in prospettiva con la nuova classificazione di SOS, attualmente è gestito da un primario in attesa delle future selezioni che non avverranno prima del 2017) in sinergia con il reparto di Novi (classificato come SOC)

– Il reparto Trasfusionale opera da anni senza primario, all’interno di un’unica rete allocata in tutti gli ospedali classificata come SSD (‘struttura a valenza dipartimentale’) anch’esso non subirà nessuna variazione di attività e di personale.

– Il reparto di Anatomia patologica dell’ospedale di Casale Monferrato attualmente è gestito da un primario locale, è prevista la sua riclassificazione come SOS in sinergia con la SOC prevista presso l’ospedale di Novi; non subirà nessuna variazione di attività e di personale.

– Il reparto Laboratorio analisi opera da anni, anche con la precedente Direzione Generale ASL-AL, senza un primario locale all'interno di una rete di servizi nella quale è prevista la sua classificazione come SOS, con una direzione di SOC allocata presso l’ospedale di Novi. Non è prevista nessuna variazione di attività e di personale.

– Le varie date riportate nel comunicato del ‘presidio sanità’ sono mere indicazioni formali che si riferiscono a previsioni di riclassificazione dei diversi reparti ospedalieri. Al momento, in attesa delle future selezioni previste non prima del 2017, nulla è variato concretamente nei reparti ospedalieri dell’ospedale. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale è peraltro massima nei riguardi del piano-assunzioni, della dotazione tecnologica dell’ospedale di Casale e del previsto potenziamento dei servizi territoriali per i quali (con particolare riguardo alle cure domiciliari) è stato attivato uno specifico finanziamento regionale per il potenziamento della dotazione di personale e dell’attività.

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