Autore Redazione
mercoledì
11 Maggio 2016
22:00
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Politica - Alessandria

La Commissione Sanità programma un nuovo ospedale unico per la provincia e la fusione di Aso e Asl

La Commissione Sanità programma un nuovo ospedale unico per la provincia e la fusione di Aso e Asl

ALESSANDRIA – La Commissione regionale Sanità ha dato il via libera a un percorso di programmazione del nuovo ospedale unico del Sud del Piemonte e della provincia di Alessandria. Non è l’unica novità emersa perché il documento prevede anche “un’analisi preliminare” per avviare “il processo di fusione aziendale tra Azienda ospedaliera AL e ASL AL“.

Andiamo oltre le intenzioni e quindi il documento approvato in commissione che approderà in aula servirà a chiedere alla giunta di iniziare la programmazione per la realizzazione di un ospedale unico in provincia di Alessandria – ha raccontato Domenico Ravetti, Presidente della Commissione. Oltre questo, contemporaneamente chiediamo l’avvio di uno studio per la fusione delle due aziende: Asl e Aso. Il documento che ho preparato vede come secondo firmatario il collega Massimo Berutti, poi ci sono come firmatari anche Walter Ottria ed è condiviso da tutto il Pd, da Forza Italia e che vede favorevole anche il Movimento 5 Stelle. Il processo è avviato. Al centro ci dovranno essere le amministrazioni comunali e con loro le forze economiche. Uno studio è fondamentale per capire esattamente i bisogni di salute della nostra gente, l’analisi dei costi delle strutture ospedaliere attuali e quanto potremo ricavare per destinare economie per l’innovazione tecnologica e la formazione del personale in futuro“.

Il nuovo ospedale, come emerge dal documento, dovrebbe diventare punto di riferimento del Piemonte meridionale, ha aggiunto Ravetti: “noi abbiamo il bisogno di inserire in questo contenitore alta tecnologia e grande formazione del personale perché oggi si è competitivi in questo senso: dalla diagnosi alla cura, fino alla riabilitazione, dobbiamo avere strutture di alto profilo e questo è il bisogno e l’ambizione“.

Da anni si parla di un nuovo complesso sanitario ma per Domenico Ravetti la differenza rispetto al passato è che “non si parla di un ospedale al posto di un altro. Si fa uno studio che riguarda i bisogni ospedalieri della provincia di Alessandria e che mira all’unificazione di più strutture“.

Sui tempi Ravetti ha spiegato che “dipendono dalla volontà delle amministrazioni, da quanta caparbietà dai territori interessati arriverà a Torino. Tutto questo per fare più velocemente possibile“.

Sarà quindi avviato “in tempi rapidi un percorso di programmazione del nuovo ospedale unico del sud della Regione Piemonte e della provincia di Alessandria, assicurando, a tal fine, il massimo livello di coordinamento e di condivisione delle scelte che dovranno essere adottate con i soggetti interessati, in primis le Amministrazioni comunali. Inoltre la Giunta sarà impegnata a garantire l’individuazione di un’area territoriale strategica su cui realizzare il suddetto nuovo ospedale di riferimento anche per altre Regioni e che soddisfi i territori della provincia di Alessandria anche per le nuove esigenze di mobilità che si verranno a creare“.

In merito però non sono mancate le polemiche innescate dal Movimento 5 Stelle. Il gruppo politico ha contestato come “in Commissione sanità sia stato presentato un ordine del giorno in cui si accolgono le proposte di tre nostri (del M5S ndr) documenti. Si prevede di avviare un piano a lungo termine di edilizia sanitaria sull’intero territorio regionale, compreso l’efficientamento energetico; la realizzazione di un’attenta analisi delle modalità di finanziamento, dei costi e della convenienza a costruire nuovi ospedali unici e la possibile istituzione di una struttura unica regionale di coordinamento dell’edilizia sanitaria in cui concentrare tutte le competenze. L’atto purtroppo non impegna la Giunta ad evitare il consumo del suolo per il nuovo ospedale dell’ASL TO5 (Moncalieri, Chieri, Carmagnola) come richiesto a tutti i livelli dal Movimento 5 Stelle. Resta solo un generico impegno per tenere in considerazione questo aspetto”.

 

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