Autore Redazione
venerdì
20 Maggio 2016
22:06
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Politica - Alessandria

I 28 no a tutti gli emendamenti di Locci: Forza Italia non ci sta. Camillo (Pd): “Basta attacchi al sindaco”

I 28 no a tutti gli emendamenti di Locci: Forza Italia non ci sta. Camillo (Pd): “Basta attacchi al sindaco”

ALESSANDRIA – Continua a far discutere il no a prescindere della maggioranza Pd agli emendamenti del consigliere di minoranza Emanuele Locci. Mercoledì sera, durante il consiglio comunale dedicato all’approvazione del Documento Unico Programmatico, dei 28 emendamenti presentati dall’esponente di Fratelli d’Italia non ne è passato nemmeno uno. Il Pd, infatti, ha espresso l’intenzione di votate in maniera contraria senza nemmeno soffermarsi sulla natura e sul contenuto di ogni emendamento.

Una decisione annunciata dal capogruppo Fabio Camillo e definita “incresciosa” dal presidente del Popolo della Libertà e coordinatore di Forza Italia, Piercarlo Fabbio “Forza Italia Alessandria ritiene il fatto estremamente grave, in quanto pone in essere un ragionamento assolutamente inaccettabile e cioè che la sindaco Rossa e il PD abbiamo la facoltà di consegnare la patente di accettabilità e di ammissibilità non tanto alle materie trattate in un dibattito consiliare, ma addirittura ai Consiglieri in quanto tali. Se ritenuti bravi, allora, trattati non alla pari, ma con accondiscendenza; se considerati cattivi, allora condannati all’ostracismo. Non possiamo accettare queste pratiche, esprimiamo la solidarietà al collega colpito e stigmatizziamo questi comportamenti specie quando paiono ispirati dal Sindaco (cioè il primo cittadino di Alessandria e non il segretario di una parte politica, quindi con una funzione istituzionale anche di tutela dell’equilibrio e dell’equità) e sostenuti dal maggior partito della maggioranza. Insieme hanno, di fatto, la responsabilità di ciò che sta succedendo in Alessandria. E forse sarebbe veramente il caso che i cittadini in ultima analisi, non venissero trattati come persone di serie B in quanto hanno espresso il loro voto verso esponenti di una parte politica a loro avversa. Forse, in questa città, anziché acuire le condizioni di una guerra civile fra le forze politiche che dura ininterrottamente dal 2011, occorrerebbe ritrovare le condizioni per un dialogo e confronto che migliori le condizioni del bene comune e tenda a migliorare la vita dei cittadini. Altrimenti, così facendo, la politica non troverà mai le condizioni per servire, ma solo per chiudersi sempre più in se stessa e quindi non servire a niente e a nessuno e a implodere al posto di produrre buone decisioni.”

Immediata la risposta dello stesso Fabio Camillo, capogruppo Pd a Palazzo Rosso: “Non c’è stata alcuna censura. Nessuno ha chiesto che non venissero presentati gli emendamenti, che non venissero discussi. Locci però è da quattro anni che fa attacchi personali al sindaco e agli esponenti di questa amministrazione, la gran parte degli atti che questa consigliatura ha approvato sono stati da lui definiti illegittimi. Io in quattro anni non sono mai stato contattato da nessun giudice o esponente di polizia giudiziaria. Ha spesso fatto accuse infondate, come ad esempio l’aver svenduto il patrimonio comunale, una rappresentazione costante di una realtà rovesciata ai fini di propaganda. Per dialogare bisogna essere in due. Dispiace che questa discussione sposti l’attenzione rispetto al merito, e cioè il bilancio previsionale appena approvato.” Fabio Camillo non ha poi escluso che questa dura presa di posizione possa essere replicata in futuro:Vedremo di volta in volta. Spero che la situazione cambi. Se vuole il consigliere Locci può dare contributo importante ma a patto che il confronto torni sul piano civile, come hanno fatto i suoi colleghi d’opposizione, senza risparmiare anche toni duri. Speriamo che la dialettica democratica possa tornare al centro, lasciando da parte questi attacchi ai fini di propaganda. Non vogliamo accanirci contro qualcuno ma è stato proprio Locci che ha fatto attacchi ad personam al sindaco di Alessandria.”

 

 

 

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