Autore Redazione
martedì
24 Maggio 2016
03:58
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Politica - Alessandria

“Un sondaggio e poi eventuali primarie per il candidato sindaco”: e il Pd si spacca. Giovedì la resa dei conti

“Un sondaggio e poi eventuali primarie per il candidato sindaco”: e il Pd si spacca. Giovedì la resa dei conti

ALESSANDRIA – E’ tempo di resa dei conti all’interno del Pd alessandrino. A inizio maggio i cinque membri della segreteria del partito Erik Barone, Paolo Bianchi, Barbara Bovone, Rossella Procopio e Luisella Quarati si sono dimessi in dissenso a Massimo Brina. Il segretario cittadino è stato accusato di aver poco valorizzato i successi dell’amministrazione Rossa, dalla riapertura del Teatro Comunale ai 25 milioni in arrivo per la Cittadella. Di contro Brina si è detto pronto a fare un passo indietro se giovedì sera l’assemblea cittadina voterà contro la sua linea d’azione sul percorso per la scelta del prossimo candidato sindaco: verificare attraverso un sondaggio il consenso degli alessandrini su Rita Rossa e, in caso contrario, indire le primarie.

Al momento la maggioranza del Pd alessandrino sembra optare verso i cinque dimissionari: quasi tutti i consiglieri comunali, infatti, hanno firmato e condiviso le motivazioni che hanno portato alla rottura, invocando anche la convocazione dell’assemblea cittadina, uniche eccezioni Enrico Mazzoni e Fabio Camillo ma solo a causa delle rispettive posizioni che occupano: presidente del Consiglio Comunale e capogruppo. Al momento del voto, infatti, è facile presumere una loro condivisione delle posizioni dei colleghi di scranno.

Ai nostri microfoni Brina non ha escluso l’ambizione di candidarsi per la poltrona di sindaco ma solo all’interno del Partito Democratico: “Vediamo quali saranno le condizioni generali. Non lo escludo ma non è un pensiero fisso. Io come Corrado Parise nel 2012? No, non farò mai una lista civica, non è il mio modo di concepire la politica. Io sono per i partiti veri, con una consistenza organizzativa, sempre se si trova spazio. Sennò pazienza.”

“Quella dei cinque ex componenti della segreteria è una posizione strumentale” ha poi continuato Massimo Brina a Radio Gold “Su questa questione occorre un chiarimento politico. Se giovedì sera andrò in minoranza mi dimetterò. Non sarebbe il finimondo, solo 15 giorni fa abbiamo cambiato il segretario provinciale. Per alcuni il partito è un semplice strumento di propaganda e cioè occuparsi di manifesti, di microfoni . Per altri come me il partito è uno strumento che mette insieme persone e le fa ragionare. E noi abbiamo fatto scelte che l’amministrazione non ha portato avanti: ad esempio migliorare la ztl del centro urbano, o una certa impostazione sul coinvolgimento dei consigli di quartieri. Queste indicazioni si sono rivelate lettera morta. Trovo singolare che i consiglieri comunali abbiamo scritto una lettera a me e non agli assessori.”

Francesco Conti 

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