Autore Redazione
martedì
7 Giugno 2016
03:12
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Politica - Alessandria

Filippo Boatti (Sel) sulle elezioni amministrative: “Gli elettori hanno bocciato l’arroganza di Renzi  

Filippo Boatti (Sel) sulle elezioni amministrative: “Gli elettori hanno bocciato l’arroganza di Renzi  

PROVINCIA – Il coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà di Alessandria, Filippo Boatti, ha commentato così i risultati delle ultime elezioni amministrative. 

Il primo turno delle elezioni amministrative appena svolte segna una chiara sconfitta politica di Renzi  – ancorché lui ora si arrampichi sui vetri per cercare disperatamente di dimostrare il contrario. Viene bocciato un PD arrogante e oligarchico, che guarda a destra, che cancella i diritti dei lavoratori, invita ad astenersi nei referendum sull’ambiente, manomette la Costituzione e, come ha osservato Pierluigi Bersani qualche giorno fa, si mette al servizio di pochi grandi gruppi capitalistici a danno dell’interesse generale dei cittadini. E va riconosciuto un netto successo politico del M5S, anche al di là da come andranno i ballottaggi, che ha saputo esprimere a Torino e Roma una classe dirigente rinnovata rispetto all’ondata precedente, peraltro con la nota positiva di candidate donne che si impongono autorevolmente nel voto popolare.

Per quanto riguarda noi di sinistra, è di nuovo confermato quello che nel nostro circolo alessandrino abbiamo sempre sostenuto e cioè che l’unico centrosinistra votabile è quello che guarda a sinistra, come a Cagliari, dove Massimo Zedda di Sel è l’unico candidato a essere eletto al primo turno, e a Napoli con De Magistris candidato indipendente sostenuto dalla sinistra. E questo lo dicono, dispiace per Renzi, i più autorevoli opinionisti sulla piazza, gli elettori.

Per quanto riguarda la nuova realtà che ci riguarda di Sinistra Italiana, ha ottenuto un risultato molto buono in alcune realtà come Bologna, Napoli e Cagliari e invece sotto le attese a Torino e a Milano.  Ancorché con liste sperimentali e in situazioni diverse fra di loro, che vengono prima del congresso fondativo che si terrà a dicembre dove si dovranno discutere linee e alleanze. Ma sembra evidente che la Sinistra italiana deve dotarsi, a partire dall’occasione congressuale di dicembre, di un pensiero politico più strutturato, più vicino al socialismo democratico di Sanders e Corbyn e meno affascinato da esperienze estemporanee o non esportabili (come Podemos, spazio di protesta interessante ma che da noi è già occupato dai 5 Stelle). E nel PD, in quella parte non secondaria del partito che è ancora orientata a valori di sinistra, deve aprirsi una riflessione onesta e coraggiosa che apra una vera lotta contro Renzi che oggi è più debole, e non a una opposizione di sua maestà che fino ad ora si è limitata a tirare a campare. 

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