Autore Redazione
martedì
7 Giugno 2016
07:47
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Politica - Alessandria

Nessuna novità significativa per la Sapsa Bedding ma intanto le lancette dell’orologio corrono

Nessuna novità significativa per la Sapsa Bedding ma intanto le lancette dell’orologio corrono

ALESSANDRIA – Per la Sapsa Bedding di Silvano d’Orba, azienda che produce materassi in lattice, nessuna novità sostanziale ma solo l’ufficializzazione dell’avvio di una serie di procedure. L’incontro tra Prefetto, politici, sindacati, Confindustria e l’amministratore del gruppo francese Cauval, cui Sapsa era legata prima della vendita al fondi di investimento Perceva, non ha prodotto significative novità. Il problema però è che il tempo stringe e che l’orologio francese corre più veloce di quello italiano perciò il futuro dei 112 lavoratori continua a essere profondamente incerto. La soluzione ideale prevede che il fondo Perceva rispetti le disposizioni francesi continuando a garantire all’azienda di Silvano, per 2 anni, una richiesta di fornitura.

In questo senso i sindacati, (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil) hanno illustrato il difficile panorama attuale: “purtroppo l’azienda ha spiegato che la società che ha acquisito il gruppo Cauval in Francia non ha manifestato interesse a proseguire la fornitura dallo stabilimento di Silvano, raccontando che questo è in contrasto con le norme francesi in quanto prevedono l’obbligo di prosecuzione del rapporto di fornitura per almeno due anni da parte degli stabilimenti interessati. Ieri abbiamo condiviso un percorso per fare pressioni sul commissario francese per convincerli a rispettare le norme e dare così continuità al sito”.

Di conseguenza, come ha illustrato il senatore Federico Fornaro, presente all’incontro insieme alla deputata Cristina Bargero, “c’è stata l’ufficializzazione di una situazione al bivio: o in tempi molto brevi Perceva accetta di adempiere alla legislazione francese che prevede un tempo ragionevole per la fine dei rapporti commerciali di fornitura e quindi c’è una prosecuzione di attività, oppure diventa una scelta obbligata prendere atto delle perdite dell’azienda di Silvano e quindi l’amministratore avrà dei doveri che derivano dal codice civile e dal codice fallimentare”.

Intanto viaggerà di pari passo l’azione istituzionale, anche se con tempi per forza di cose più lunghi: “il Prefetto, Romilda Tafuri – ha aggiunto Fornaro si attiverà e si sta attivando presso il Mise e noi faremo un lavoro di affiancamento. Ci sarà una lettera alla Regione e al Ministero dello Sviluppo Economico per l’apertura di due tavoli di crisi. Questo percorso però non ha tempi compatibili con il bivio di cui si parlava. Ci siamo anche presi un impegno per far arrivare un messaggio alle istituzioni ministeriali francesi perché favoriscano una soluzione positiva. Il quadro è di forte allarme e preoccupazione soprattutto per i tempi. Le risposte delle istituzioni non sono in questo momento compatibili con quelle prospettate. Attraverso i sindacati si è chiesto di avere un po’ più di tempo e mi sembra che questo in qualche modo sia stato accordato, nel frattempo il Prefetto si è dato tempi rapidi nella interlocuzione diretta con l’amministratore unico francese che si è dato disponibile a tornare in Italia“.

La situazione di stallo naturalmente continua ad allarmare i lavoratori, sfiniti da una vicenda che continua a non offrire certezze. I sindacati in questo senso, al termine dell’incontro, non hanno lesinato parole critiche: “storicamente questa azienda ogni volta che ci sediamo al tavolo dice una cosa per poi sconfessarla subito dopo“.

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