Autore Redazione
giovedì
14 Luglio 2016
03:18
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Politica - Alessandria

Metalmeccanici: altre quattro ore di sciopero per il mancato rinnovo del contratto collettivo

Metalmeccanici: altre quattro ore di sciopero per il mancato rinnovo del contratto collettivo

PROVINCIA – CGIL, CISL e UIL alzano la voce per il mancato rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto da sette mesi. La trattativa, hanno sottolineato Uilm Uil, Fiom Cgil e Fim Cisl, sta registrando un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal. La proposta sul salario rifiutata dai sindacati, infatti, non riconoscerebbe al 95% dei lavoratori alcun aumento.

“Federmeccanica vorrebbe eliminare il primo livello di contrattazione” ha sottolineato Alberto Pastorello, segretario provinciale Uilm Uil “e poi propongono un calcolo delle ore non più su base settimanale ma mensile, col rischio per un operaio di dover lavorare fino a 60 ore settimanali anziché 40. Ma noi non vogliamo mollare, vogliamo salvaguardare i due livelli contrattuali. Proprio in provincia di Alessandria, lo scorso 20 aprile, abbiamo mobilitato mille persone in una manifestazione unitaria.”

Sono previsti, infatti, gli scioperi dello straordinario e della flessibilità e altre quattro ore di astensione dal lavoro, spalmate dal 18 al 30 luglio a seconda delle aziende della provincia di Alessandria. “Abbiamo deciso di dare pieno mandato ai consigli di fabbrica di organizzare queste quattro ore come meglio ritengono” ha aggiunto Salvatore Pafundi, segretario Fim Cisl. Nel nostro territorio i dipendenti del settore metalmeccanico sono circa 15 mila. Nella settimana dal 18 al 24 luglio incroceranno le braccia i lavoratori delle aziende di Alessandria, Tortona e Casale. Dal 25 al 31 luglio, invece, toccherà a quelli di Novi Ligure, Serravalle, Ovada e Acqui Terme. “Potrebbero esserci presidi, blocchi spontanei e i cosiddetti scioperi a scacchiera, cioè alternati a seconda dei reparti e non per quattro ore consecutive” ha aggiunto Alberto Pastorello.

Le parti sociali convocheranno poi i rappresentanti delle istituzioni e della politica locale, compresi i parlamentari, in un incontro pubblico previsto il prossimo 29 luglio nella sede della CGIL in via Cavour, 27, un confronto utile a illustrare l’importanza del contratto collettivo, anche per le ricadute che comporta sul rinnovo degli altri contratti nazionali da tempo scaduti. “Il contratto collettivo dei metalmeccanici ha sempre assunto un indirizzo politico, una guida necessaria per la politica industriale del nostro paese” ha precisato Mirko Oliaro, segretario Fiom Cgil “e il suo mancato rinnovo ha dei riflessi sulla nostro territorio. La politica sbaglia se pensa il contrario. Dobbiamo riportarla alla cruda realtà. Venerdì 29 luglio proporremo una discussione di merito, a fronte di un Governo Renzi che resta in stand by. Ma in Italia sono in tutto 12 milioni i lavoratori con i contratti collettivi ancora non rinnovati. Non escludiamo che, a settembre o a ottobre, una mobilitazione generale a Roma, un’azione che inevitabilmente assumerebbe un importante peso politico.” 

Francesco Conti 

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