Autore Redazione
giovedì
28 Luglio 2016
22:00
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Politica

Regione e Provincia sui 20 esuberi alla Cementir: “l’atteggiamento dell’azienda è inammissibile”

Regione e Provincia sui 20 esuberi alla Cementir: “l’atteggiamento dell’azienda è inammissibile”

ARQUATA – E’ dura la presa di posizione da parte della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria nei confronti della Cementir di Arquata Scrivia. Per l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero e Rita Rossa è “inammissibile” che l’azienda abbia confermato 20 esuberi nonostante una commessa da 50 milioni di euro per il Terzo Valico. Durante il tavolo di giovedì a Torino, le due Istituzioni si sono schierate con fermezza al fianco dei sindacati di categoria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil che solo pochi mesi fa avevano avuto rassicurazioni dall’azienda sul mantenimento dell’intera forza lavoro se quell’importante commessa per il Cociv fosse andata in porto. “Quel lavoro è stato effettivamente preso” ha spiegato Massimo Cogliandro di Fillea Cgil, che segue la delicata vicenda insieme ai colleghi  di Filca Cisl Pier Luigi Lupo e Feneal Uil Tiziana Del Bello. “Nonostante l’importante fornitura di calcestruzzo per i cantieri del Terzo Valico” hanno evidenziato anche l’assessore Pentenero e la Presidente della Provincia Rita Rossa, la Cementir  non ha fatto marcia indietro rispetto agli esuberi. “Durante il duro confronto in Regione – ha racconto Cogliandro – l’azienda ha detto che la crisi si è aggravata. Di fatto si è rimangiata l’impegno preso”. Anche Provincia e Regione al termine del tavolo a Torino, così come i sindacati, hanno chiesto all’azienda “di rivedere i propri piani” e, hanno precisato Rossa e Pentenero, “agire con senso di lealtà verso i lavoratori e senso di responsabilità verso il territorio”. La preoccupazione, ha ammesso Cogliandro di Fillea Cgil, è “molta” perchè da qui al 6 settembre, data già fissata per il prossimo incontro, il tempo è poco. “La Cementir non ha mostrato alcuna apertura e gli ammortizzatori sociali finiscono tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Noi come sindacati non siamo comunque disponibili ad accettare neppure un licenziamento e siamo pronti a mettere in campo azioni di lotta anche dure. La Cementir, del resto, è nel cuore del Terzo Valico, l’importante commessa c’è stata e anche un solo licenziamento sarebbe la sconfitta delle ragioni del sì alla realizzazione dell’opera. L’azienda sta sbagliando su tutta la linea e speriamo se ne renda conto da qui al prossimo incontro“.

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