16 Agosto 2016
06:48
Rave party a Frassineto. Per Riboldi “tollerare queste manifestazioni significa legittimare due pesi e due misure”
AGGIORNAMENTO ORE 10.00 – Secondo le ultime informazioni diversi partecipanti al rave stanno già lasciando il luogo del concerto. Le forze dell’ordine stanno controllando il deflusso delle persone che hanno preso parte all’evento.
FRASSINETO PO – È cominciato venerdì il rave party che sta richiamando giovani da tutta Europa. I ragazzi si sono radunati a Frassineto Po, sulla sponda sinistra del Sesia, poco prima della confluenza con il fiume Po. L’evento ha immediatamente richiamato l’attenzione di alcuni residenti della zona per la forte musica che ha cominciato a riecheggiare a chilometri di distanza.
Secondo le locandine del rave l’evento dovrebbe esaurirsi giovedì ma intanto sono arrivate le prime reazioni politiche. In particolare il consigliere provinciale, Federico Riboldi, Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia Provincia di Alessandria, ha criticato aspramente la situazione che si è creata nei pressi di Casale: “gli organizzatori del Rave stanno rispettando le rigidissime regole imposte agli esercenti per eventi simili – si è chiesto Riboldi. Tollerare impunemente manifestazioni di questo carattere, significa legittimare un sistema a due pesi e due misure. Uno per gli esercenti onesti che devono rispettare ogni regola e uno per gli abusivi che possono fare tutto ciò che vogliono impunemente. Mi sono sempre schierato a favore della possibilità di tutti di esprimere la propria creatività tramite la musica, le arti in genere. Ho sempre vissuto, anche in prima persona, la necessità di intrattenimento in città. Quello che sta accadendo in queste ore tra Terranova e Frassineto non ha nulla a che fare con tutto ciò. Non è la prima volta che l’area viene utilizzata per situazioni simili. Mi auguro che i Sindaci dei comuni coinvolti, sua Eccellenza il Prefetto, le Forze dell’Ordine, sappiano assumere i giusti provvedimenti per ristabilire la legalità e la parità di opportunità tra tutti gli operatori dell’intrattenimento.”