Autore Redazione
venerdì
2 Settembre 2016
14:41
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Politica - Alessandria

Un selfie lancia “l’inizio di una nuova realtà?”: Locci, Barosini e Maconi preparano le elezioni di Alessandria

Un selfie lancia “l’inizio di una nuova realtà?”: Locci, Barosini e Maconi preparano le elezioni di Alessandria

ALESSANDRIA – Che sia lui, Antonio Maconi, il possibile candidato del centrodestra alle prossime amministrative di Alessandria si vocifera ormai da tempo. Su Maconi puntano in tanti ma per ora il diretto interessato non “ufficializza” nulla. Il definitivo “sì” non è arrivato neppure dopo che Emanuele Locci e Giovanni Barosini si sono seduti al suo fianco per un “selfie” che assomiglia molto a una “investitura“. Perché su quella foto, postata praticamente in contemporanea sui rispettivi profili Facebook, Locci scrive: “se uno sogna da solo è solo un sogno. Se molti sognano insieme, allora è l’inizio di una nuova realtà“. Barosini inverce azzarda un arrembante: “Podemos“. “Ma è solo una foto così” ha scherzato Maconi che per ora sembra ancora intenzionato a tenere tutti sulle spine e a ragionare con attenzione su una sfida complicata e insidiosa, in un momento politico non di facile lettura.

Tuttavia le manovre per le elezioni comunali del 2017 ad Alessandria sono iniziate da un pezzo e procedono con vigore, come dimostra il determinato Emanuele Locci: “abbiamo cominciato a costruire qualcosa, ragionando sulla citta con una persona che è stata richiesta da una coalizione di partiti (Maconi ndr) e con chi raccoglie consenso in città (Barosini, ndr). Bisogna cominciare a definire un metodo, cioè il coinvolgimento dei cittadini, per mettere a punto un programma a servizio della città. Sulla possibile candidatura di Maconi a sindaco la foto è un ulteriore indizio. Si sta dialogando e ragionando. Per me però è fondamentale il programma, al di là del candidato sindaco. Un programma non calato dall’alto, ma col coinvolgimento dei cittadini con le loro idee“.

Locci quindi non fa mistero rispetto al progetto e alla figura di Maconi: “è un suggerimento di metodo. Chiunque lo condivida può contribuire. Il dialogo sarà a tutto campo e non si deve fermare al recinto del centrodestra ma deve aprirsi all’associazionismo civico o magari a chi ha sensibilità culturali e politiche differenti ma ha a cuore il bene della città. Gianni Ivaldi ad esempio (ex assessore della giunta Rossa ndr) ha organizzato importanti appuntamenti e convegni, ai quali io ho partecipato“.

Il terzo componente del terzetto in foto, Giovanni Barosini, ha confermato come la candidatura di Maconi non sia un mistero ma, ha aggiunto, “non è l’unico nella rosa degli autorevoli nomi che circolano. Poi decideranno i partiti e, per quanto mi riguarda, vorrei che venissero consultati anche i cittadini. Prima dei nomi, però, c’è il nuovo progetto di città, col coinvolgimento dei cittadini”.
Su questo fronte Barosini auspica “l’allargamento alla cosiddetta società civile. L’intenzione è andare oltre gli steccati tradizionali. Un appello che nelle prossime settimane avrà una risonanza maggiore“.

Rispetto alla foto che ritrae insieme Antonio Maconi, Emanuele Locci e lo stesso Barosini, quest’ultimo spiega: “la foto rappresenta un momento di incontro, non è nulla di ufficiale. C’è un continuo scambio di idee di città, di prospettiva, cosa che in questo ultimo quadriennio non c’è stata. Ci stiamo sforzando per elaborare qualche idee che rilanci la città dal punto di vista socioeconomico“.

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