Autore Redazione
domenica
4 Settembre 2016
22:04
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Politica - Valenza

L’esordio in Consiglio di Annamaria Zanghi è con “un’astensione all’unanimità”

L’esordio in Consiglio di Annamaria Zanghi è con “un’astensione all’unanimità”

VALENZA – Un ruolo di garanzia come quello del Vice Presidente del Consiglio comunale, per prassi istituzionale ricoperto da un membro della minoranza, eletto con i voti della sola maggioranza. E’ questo il paradosso cui si sono trovati di fronte i cittadini che venerdì 2 settembre hanno osservato i lavori dell’assemblea valenzana. Un paradosso che ha visto iniziare in salita il percorso tra i banchi di Palazzo Pellizzari della pentastellata Annamaria Zanghi, sostituta del dimissionario Mario Cresta, per il cui ingresso in Consiglio era stata convocata la seduta. La neo consigliera a Cinque stelle, infatti, non ha fatto in tempo a prendere posto nella sala consigliare che si è subito trovata al centro di un caso di impasse istituzionale. Oggetto del contendere appunto: l’elezione del Vice Presidente del Consiglio comunale. La carica, garanzia del rispetto dei diritti delle minoranza in Consiglio, era infatti vacante a seguito delle dimissioni dello stesso Mario Cresta. Al momento di raccogliere le candidature della minoranza, però, l’unica pervenuta è stata quella autoproposta dalla nuova entrata Zanghi. Una candidatura rispetto alla quale è calato il silenzio in Consiglio. Un silenzio rotto dalle parole del sindaco, Gianluca Barbero, che ha esortato i gruppi di minoranza ad esprimersi, vista la funzione della Vicepresidenza, sul gradimento della candidatura. Il primo a prendere la parola dai banchi dell’opposizione è stato il capogruppo di Forza Italia, Luca Rossi, che anche a nome della Lega Nord ha dichiarato che la volontà dei due gruppi sarebbe stata quella dell’astensione.

Una novità, a dire della maggioranza, rispetto alla prassi con cui il Consiglio nomina il suo Vicepresidente che avrebbe comportato l’elezione di una figura “della minoranza” con i voti della sola maggioranza e senza il supporto esplicito dell’opposizione. Impasse istituzionale dunque. Riunione dei consiglieri PD. Nuovo round in Consiglio. Con Daniela Zaio, capogruppo democratica, che ha espresso la volontà del gruppo di astenersi dal voto per evitare di eleggere una figura di garanzia con il solo appoggio della forza di governo, consentendo così anche una riflessione ulteriore ai gruppi di minoranza. Compreso il Movimento cinque stelle, che ha visto la stessa Annamaria Zanghi desistere dal votare la sua stessa candidatura.

“L’astensione all’unanimità”, così l’ha definita il Presidente, Salvatore Di Carmelo, porterà ad un nuovo Consiglio tra dieci giorni. L’obiettivo sarà nuovamente quello di trovare un Vice Presidente.

Ha collaborato Paride Fusaro

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