Autore Redazione
martedì
13 Settembre 2016
22:09
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Politica - Valenza

Annamaria Zanghi: il ritiro della mia candidatura un segnale concreto per risolvere una situazione imbarazzante

Annamaria Zanghi: il ritiro della mia candidatura un segnale concreto per risolvere una situazione imbarazzante

VALENZA – L’ultima seduta del consiglio comunale a Valenza non ha sopito le polemiche. Le frizioni tra il Movimento 5 stelle e Lega Nord e Forza Italia hanno lasciato delle ferite aperte, sfociate in una secca presa di posizione della consigliera grillina Annamaria Zanghi:

“Lunedì 12 settembre in Consiglio Comunale si è discusso un punto prettamente politico ovvero la nomina alla carica di Vicepresidente del consiglio, che era già ricoperta da un’esponente del M5S. Non è un argomento di grande interesse per la cittadinanza, ma obbligatoriamente doveva essere assegnato. Al di là degli attacchi, del teatrino politico, ops scusate, cambiamo termine perché questo non è piaciuto ai consiglieri, dei giochi politici, no nemmeno questo va bene, allora diciamo dinamiche, si questo è politically correct, il M5S sin dall’inizio si è prodigato per cercare un dialogo, per arrivare ad una soluzione condivisa.

Siamo convinti che rimandare tutto ad un successivo Consiglio sarebbe stato uno spreco di risorse pubbliche, di tempo e di energie. Sì uno spreco, l’ho detto in Consiglio e lo ripeto ora, perché nonostante l’apprezzato monologo del Sindaco Barbero sul fatto che il Consiglio sia una forma di democrazia ed un servizio offerto ai cittadini (mai sostenuto il contrario) dobbiamo dissentire quando si dice che non è mai una perdita di tempo, lo è quando l’argomento in discussione e’ una poltrona da occupare, non si può pensare di convocare due Consigli per spartirsi una carica istituzionale, quando le necessità della comunità sono altre e ben più importanti. Il Consiglio è un servizio e’ vero ed è un costo per il bilancio pubblico della città e anche questo è un dato di fatto. Ritirare la mia candidatura e appoggiare quella del Consigliere Rossi è un gesto chiaro, un segnale concreto che ha permesso di sciogliere quella che rischiava di diventare una situazione imbarazzante e che permetterà al Consiglio di andare avanti e occuparsi di tematiche rilevanti.

Le poltrone a noi non interessano, i cittadini ed i loro bisogni restano al centro delle nostre scelte e lo diciamo con grande orgoglio, questo è ciò che è accaduto. Il nostro voto a sostegno del candidato Rossi ha facilitato la posizione della maggioranza, che non dovendo prendere una posizione netta si è limitata a sfoggiare l’arte oratoria per bacchettare qua e là, motivo di grande orgoglio per il Sindaco. Mi sarebbe bastato un semplice grazie o un riconoscimento per la serietà, la correttezza e la volontà di risolvere l’impasse, ma non importa.

Per la prima volta ho assaporato le brezza di sedere in un’aula accerchiata da lupi travestiti da agnelli e da gladiatori muniti di scudi e spade. I colpi fanno male e’ vero, ma come si usa dire ciò che non ti uccide ti fortifica. Pago il prezzo della poca esperienza e credo che nessuno mi farà degli sconti, quindi devo imparare in fretta, nonostante ciò il mio linguaggio resterà immutato, perché è lo stesso che mi permette di comunicare con i valenzani e sentirmi più vicina a loro che agli usi e costumi di una politica che sento lontana. Esistono dei limiti oltre i quali non bisogna andare, perché il rispetto della persona e’ un principio di vita che vale anche in politica. A buon intenditore…”

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