Autore Redazione
martedì
13 Settembre 2016
22:00
Condividi
Politica - Tortona

Nessun accordo per scansare i licenziamenti in Itinera e Cementir apre la procedura di mobilità per 25 lavoratori ad Arquata

Nessun accordo per scansare i licenziamenti in Itinera e Cementir apre la procedura di mobilità per 25 lavoratori ad Arquata

TORTONA – Si giocheranno entrambe anche a Roma, al Ministero del Lavoro, le due delicate partite per scansare i licenziamenti in Itinera e alla Cementir che rischiano di travolgere anche decine e decine di lavoratori della provincia di Alessandria. Dai tavoli convocati martedì, uno a Roma e l’altro a Torino, non sono purtroppo emerse novità positive per i 101 lavoratori impiegati in vari cantieri di Itinera sparsi nel Nord Italia e le 106 persone al lavoro nei vari stabilimenti italiani della Cementir, di cui 25 impiegati nel sito di Arquata Scrivia, per cui è stata annunciata la procedura di mobilità.

Nella Capitale, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil martedì non hanno infatti raggiunto alcun accordo con Itinera. La società ha confermato la volontà di procedere con la riduzione del personale, senza accogliere la richiesta di tentare la strada degli ammortizzatori sociali, avanzata con forza anche dai rappresentanti delle segreterie territoriali, Paolo Tolu, Enrico Lucchetta e Rocco Politi, presenti all’incontro nella sede Ance a Roma. “Insieme alle segreterie nazionali – ha spiegato a Radio Gold Paolo Tolu di Feneal Uil – chiederemo un incontro al Ministero del Lavoro e faremo qualunque cosa per trovare una soluzione per tutti i lavoratori. L’azienda ha detto di voler partecipare a gare per acquisire nuovi lavori in Italia ma non prevedendo nuove commesse a breve termine considera i 101 dipendenti come esuberi”. I sindacati, ha precisato Tolu, non hanno però la minima intenzione di mollare, “neppure sulla possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali”.

Non verranno lasciati soli neppure i lavoratori della Cementir. Anche questa è una trattativa complicata, anzi “una delle più difficili” tra quelle seguite fino ad oggi dal segretario Fillea Cgil Massimo Cogliandro che insieme ai colleghi di categoria di Cisl e Uil martedì ha partecipato al tavolo di martedì in Regione. “Siamo molto preoccupati ma anche convinti che se tutti faranno la loro parte sarà possibile trovare una soluzione per i lavoratori di Arquata, soprattutto alla luce degli importanti appalti sul calcestruzzo. La Cementir, del resto, è nel cuore del Terzo Valico e l’azienda martedì per la prima volta ha mostrato qualche apertura, anche se ha precisato di non poter ridurre a zero gli esuberi“. I sindacati, ha sottolineato Cogliandro, comunque non lasceranno indietro neppure un lavoratore di Arquata e sulla stessa lunghezza sono anche Provincia di Alessandria e Regione Piemonte. Ancora martedì l’assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero ha richiamato la Cementir a “un’assunzione di responsabilità” verso il territorio.Ci aspettiamo numeri decisamente inferiori, che auspichiamo vengano definiti al più presto. Questo ci consentirà di lavorare sulle singole professionalità rimaste escluse, con percorsi di politica attiva per ricollocarli nelle aziende della zona, tenendo conto anche dell’espansione che il settore avrà a breve con l’apertura dei cantieri della linea ferroviaria e del protocollo di intesa per le ricadute economiche dell’opera sul territorio, siglato lo scorso 4 agosto” ha precisato l’assessore regionale, che tornerà ad incontrare azienda e sindacati a Torino il prossimo 22 settembre. Qualche giorno prima, 19 settembre,  la vicenda della Cementir arriverà comunque anche sul tavolo del Ministero del Lavoro per trovare una soluzione anche per i lavoratori degli altri stabilimenti italiani. “Adesso abbiamo 75 giorni di tempo per trovare un accordo in grado di scansare i licenziamenti” ha ricordato il segretario Fillea Cgil Alessandria. I sindacati di categoria del territorio nel frattempo manteranno aperto lo stato di agitazione, il blocco dello straordinario e di ogni forma di flessibilità ma non metteranno in campo altre azioni di lotta fino alla fine dei tavoli istituzionali. “Non è stato facile prendere questa decisione sollecitata martedì dalle Istituzioni. Il nostro obiettivo è però trovare una soluzione per tutti i lavoratori e non vogliamo concedere alcun appiglio per interrompere il lavoro nei tavoli istituzionali”.

 

Condividi