Autore Redazione
lunedì
19 Settembre 2016
22:00
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Politica - Alessandria

I conti a posto di Palazzo Ghilini tengono le scuole “al caldo” fino alla fine dell’anno

I conti a posto di Palazzo Ghilini tengono le scuole “al caldo” fino alla fine dell’anno

ALESSANDRIA – Sono stati fatti “salti mortali” per superare la voragine creata dal taglio di quasi 30 milioni di euro di risorse. Grazie ad assidui incontri “tecnici e politici” tenuti sia in Regione che a Roma, la Provincia di Alessandria è però riuscita a raggiungere il pareggio di bilancio. Un risultato “tutt’altro che scontato” ha sottolineato la Presidente Rita Rossa perché Palazzo Ghilini nel 2016 è stata una delle tre Province più colpite dai tagli. Sciabolate che hanno impattato violentemente sui conti di Palazzo Ghilini, che reggono con circa 78 milioni di entrate. Importante per evitare “il tracollo” delle finanze della Provincia, ha aggiunto, è stato anche il lavoro fatto in passato dalla precedente amministrazione provinciale e, in particolare, dall’ex Presidente Paolo Filippi che “per primo in Italia” nel 2013 ebbe la “corretta intuizione” di ricorrere alla Corte Costituzionale per mettere a bilancio le somme legate al contenzioso con la Regione per il mancato trasferimento di fondi. Una mossa si è rivelata utile anche per le altre Province italiane, ha aggiunto Rita Rossa affiancata dal Vice Presidente di Palazzo Ghilini Angelo Muzio, ma che è stata ripagata con il pesantissimo taglio di risorse.

La Provincia, a quel punto, non ha potuto fare altro che prendere a sua volta in mano le forbici per ridurre la spesa di 12.908.000 euro. Un po’ di ossigeno è per fortuna arrivato con l’assegnazione di circa 7,3 milioni di euro di contribuzioni in compensazione (di cui 1.122.000 euro già previste a bilancio) e con il trasferimento di poco più di 800 mila euro dalla Stato. L’equilibrio, però, era ancora lontano di 9,8 milioni di euro. Dopo la non facile “maratona di incontri” a Torino e a Roma, tra la fine di luglio e lo scorso 12 settembre, Palazzo Ghilini si è visto poi assegnare complessivamente 7,6 milioni. Di questi 3,3 milioni arrivano da Roma e i restanti 4,3 milioni di euro sono invece frutto delle trattative fatte in Regione. “E non sono un risultato da poco” ha sottolineato il Vice Presidente Muzio “visto che dei 10 milioni del Piemonte quasi la metà sono andati proprio alla Provincia di Alessandria e il resto a quella del Verbano Cusio Ossola e ad Asti”. La somma ha permesso di compensare una buona parte dello spareggio anche se resta ancora un margine di vuoto, che verrà coperto nelle prossime settimane con altri tagli di spesa “senza mettere in discussione servizi essenziali come l’edilizia scolastica e la viabilità” ha precisato la Presidente Rita Rossa.

Insomma, “fino alle fine dell’anno, le scuole resteranno al caldoe la Provincia riuscirà ad assegnare anche dai 5 ai 6 milioni di euro per lavori di manutenzione strade e quasi un milione per interventi specifici proprio sugli edifici scolastici. Fatti i conti, la Provincia dovrebbe garantire anche lo sgombero neve, “purchè non nevichi troppo” ha sottolineato un prudente Direttore Generale di Palazzo Ghilini, Gianni Mogni. Con l’equilibrio di bilancio, infatti, la Provincia non può certo rilassarsi, ha ricordato Rita Rossa perché più che su un letto “di allori” è su una “corona di spine”. Ulteriori tagli nel 2017 non consentirebbero neppure di mantenere “i minimi standard qualitativi e quantitativi dei servizi fondamentali” previsti dalla legge di riorganizzazione delle Province. Schivato intanto il contraccolpo della riforma sui dipendenti dell’Ente, dei 13 finiti sul portale Mobilità, i 10 del servizio tecnico sono rientrati durante l’estate a Palazzo Ghilini e per due dei tre  agenti della Polizia Provinciale mercoledì dovrebbe essere adottata una delibera da Palazzo Rosso per “arruolarli” nella Polizia Municipale del Comune di Alessandria, ora per Palazzo Ghilini si apre una “seconda fase“. Già dalla prossima riunione dell’Osservatorio Regionale fissata per giovedì, si lavorerà per recuperare le  risorse necessarie ad esercitare le sei funzioni assegnate dalla legge, “non solo per gestire le emergenze, ma anche l’ordinario” ha sottolineato Rita Rossa che, ha garantito, anche a costo di assumere “personalmente rischi finanziari”, nel 2017 non lascerà comunque “scuole al freddo o frazioni isolate”.

Tatiana Gagliano

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