Autore Redazione
venerdì
30 Settembre 2016
08:16
Condividi
Politica - Valenza

A Valenza mercati soffocati dalla burocrazia

A Valenza mercati soffocati dalla burocrazia

VALENZA – A Valenza ci sono alcuni commercianti che vorrebbero vedere più velocità e concretezza. Sono gli ambulanti dei mercati settimanali, alle prese con problemi che si trascinano da mesi. Tra i più combattivi c’è Cristina Bitetto, voce squillante e idee chiare. I problemi in città sono due e tutti hanno origine remota. Il primo riguarda viale Oliva dove, spiega Cristina Bitetto, “abbiamo due torrette per l’energia elettrica fatiscenti con una corrente erogata non sufficiente. I furgoni attaccati da tempo fanno i conti con continui black-out e quindi ile bilance non possono più pesare, le attrezzature non funzionano e perché tutto torni normale occorre tempo. Io di recente ho acquistato un mezzo nuovo con altri consumi e ora l’energia fornita non basta perciò, paradossalmente, ho dovuto staccarmi. Abbiamo sollevato un polverone in Comune per ottenere qualcosa e soprattutto per continuare a lavorare.” L’insistenza di Cristina Bitetto non ha ottenuto alcuna azione concreta, ha spiegato a Radio Gold: “dopo varie richieste l’ufficio tecnico mi ha spiegato che sono stati stanziati fondi per potenziare il contatore generale e dare la corrente necessaria. Tutto questo pare sia stato fatto a luglio. Peccato che questo incremento di corrente non sia utilizzabile perché occorrono lavori di adeguamento e devono essere rifatte le torrette. I ritardi sono stati giustificati dalla necessità di fare preventivi e questo nonostante abbiamo dato anche la nostra disponibilità nel dare un contributo”.

Il problema quindi, chiude la commerciante è chenon ci stanno facendo lavorare.

Il problema è che il pragmatismo del commercio si scontra con la burocrazia. L’Amministrazione, attraverso l’assessore al Commercio, Massimo Barbadoro ha spiegato che “il Comune si era impegnato nel risistemare tutte le torrette, mettendo in ordine una situazione precaria da anni. Cercheremo di capire nello specifico, insieme agli uffici, se ci sono stati ritardi nell’adeguamento. Però abbiamo anche bisogno di una attenzione da parte degli ambulanti per evitare che il cambio di portata dei loro mezzi comporta sempre dei problemi organizzativi e gestionali. Se ci sono stati dei ritardi nella fornitura dell’energia elettrica adeguata lo verificherò con i tecnici e cercherò di risolvere il problema in tempi rapidi“:

I problemi degli ambulanti tuttavia non sono finiti. Perché Cristina ha aggiunto la necessità dichiarata da tempo di spostare il mercato del giovedì, quello di Fogliabella. “Eravamo dodici banchi e ora siamo rimasti in tre. Facciamo la fame. Abbiamo richiesto l’anno scorso di poterci spostare in un’altra area ma la nostra richiesta è stata buttata nel dimenticatoio. L’Ascom si è poi mossa e si è fatta sentire pungolando l’amministrazione, ma purtroppo anche in questo caso senza risultati. Avevamo chiesto di spostarci anche in maniera sperimentale ed era già stata localizzata la nuova piazza, di comune accordo con il Comune. Pensavamo che a settembre saremmo passati in via Noce ma improvvisamente sono stati opposti i problemi per la fornitura di acqua e luce e quindi il costo dell’operazione.”

I commercianti perciò chiedono fatti concreti che però potrebbero non arrivare così presto. “Siamo concordi nel trovare luoghi alternativi – ha risposto Barbadoro. Con loro abbiamo pensato all’area in via Noce, uno spazio adeguato per poter ricollocare i banchi del mercato di Fogliabella. Il problema è che questo spostamento si scontra con alcune normative regionali molto stringenti. L’ufficio tecnico dovrà valutare le opportunità e soprattutto l’adeguatezza anche a una nuova norma europea. Questo ha complicato un po’ tutto.”

I commercianti però non accettano più mezze risposte. Questo perché non tollerano “la lentezza con cui sono state affrontate le cose. L’assenza di fatti a fronte di molte parole“. La legittima richiesta di date e scelte certe sembra comunque destinata a scontrarsi ancora con la burocrazia perché l’assessore Barbadoro ha sottolineato “l’obbligo di adeguarsi alle normative europee. Cercheremo di farlo nel più breve tempo possibile anche perché i costi per adeguare le infrastrutture richiedono investimenti, a meno che non si faccia un accordo scritto con i commercianti che preveda una sinergia per la fornitura di energia elettrica“.

Una disponiblità peraltro data dalla stessa Cristina Bitetto, a dimostrazione della buona volontà nel risolvere una situazione che sta soffocando una categoria in evidente affanno.

La buona notizia è che proprio oggi ci sarà un confronto in Comune tra assessore e uffici tecnici proprio su questi temi.

Fabrizio Laddago

Condividi