29 Ottobre 2016
22:41
Cgil, Cisl e Uil sul Terzo Valico: “subito misure per contrastare l’illegalità nei cantieri”
PROVINCIA – Dopo l’inchiesta giudiziaria sugli appalti del Terzo Valico che ha coinvolto i vertici di Cociv, i Segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Tonino Paparatto, Sergio Didier e Aldo Gregori, insieme ai segretari delle Federazioni degli Edili del Piemonte, Giuseppe Manta, Piero Donnola e Lucio Reggiori, hanno chiesto “interventi immediati, seri ed efficaci “ per garantire “giustizia, trasparenza e legalità” nei cantieri.
“L’ennesima inchiesta giudiziaria, che ha coinvolto, tra gli altri anche i vertici di Cociv, è un campanello d’allarme che sarebbe un errore gravissimo sottovalutare – hanno spiegato – L’edilizia e le Grandi Opere continuano a essere terra di conquista per il malaffare anche nella nostra provincia. La corruzione nelle Grandi Opere è un danno non solo per i lavoratori, ma anche per la collettività, infatti proprio per queste ragioni, abbiamo fortemente voluto, e siamo firmatari, del Protocollo Legalità e del Protocollo Regolarità , firmati solo dalle Istituzioni e dal Sindacato dei Lavoratori, non firmati dalle Associazioni Datoriali.. ).
Il fatto che i fenomeni corruttivi vengano alla luce, sta a significare che gli “anticorpi” messi in campo, insieme ad un ottimo lavoro della magistratura stanno funzionando. Il Governo e le Istituzioni hanno il dovere di garantire, sin da subito, la legalità, ma i lavori devono andare avanti. Troviamo totalmente sbagliato pensare di sospendere i lavori. Fermarsi ora, significherebbe una sconfitta per lo Stato ( immaginare che siccome si infiltrano le mafie, non si debbano più fare le Opere è un concetto totalmente sbagliato, semplicemente, sono le mafie a dover essere combattute e sconfitte ) inoltre fermarsi ora, significherebbe che circa 2.000 lavoratori perderebbero il posto di lavoro.
Fermo restando, un buon lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, spesso nel nostro Paese, ci si occupa di legalità e lotta alla corruzione, solo quando le cronache dei giornali ne evidenziano gli scandali. Pensiamo che questo sia sbagliato, un Paese che corre dietro alle emergenze fa poca strada. La lotta ad ogni forma di malaffare deve diventare priorità assoluta, anche quando non ci sono gli scandali ,per qualunque Governo di qualunque colore”.