2 Novembre 2016
23:00
Confagricoltura pronta a mobilitarsi contro il Piano di sviluppo rurale. Venerdì manifestazione a Torino
TORINO – Confagricoltura ha chiamato a raccolta gli agricoltori piemontesi a Torino per far sentire il proprio dissenso rispetto al Piano di Sviluppo Rurale della Regione. Davanti alla sede dell’assessorato all’Agricoltura, venerdì mattina a partire dalle 10, Confagricoltura chiederà un’azione più incisiva per redistribuire le risorse già disposizione del Piemonte, pari a 1 miliardo e 90 milioni di euro. Senza una modifica, ha sottolineato l’associazione di categoria, metà dei giovani che otterranno il via libera per gli insediamenti nelle zone di pianura non potrà ottenere i finanziamenti per migliorare l’azienda. Su 867 domande di miglioramento aziendale presentate, oggi sono in graduatoria utile soltanto 396. Il 54,3% degli aventi diritto, ha denunciato Confagricoltura, vede quindi negata la possibilità di effettuare investimenti.
“Questo Psr proprio non ci soddisfa – ha evidenziato Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte – il fatto che la Regione, in particolare negli ultimi giorni, stia dedicando attenzione alla materia è la netta dimostrazione che i gravi problemi che abbiamo denunciato sono più che fondati e che è indispensabile porre rimedio a una situazione pesante, che sta penalizzando fortemente le imprese agricole piemontesi”.
“Nell’incontro del Comitato di Sorveglianza del Psr che si è svolto venerdì 28 ottobre – ha aggiunto Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente di Confagricoltura Piemonte con delega al Psr e presidente di Confagricoltura Alessandria – abbiamo preso atto di alcuni primi timidi segnali di disponibilità della Regione, ma è chiaro che non basta. Con questa impostazione si fiaccano volontà di crescita e capacità di intraprendere di troppi giovani che hanno riposto forti attese nel Psr. È da settimane che chiediamo di redistribuire le risorse, senza utilizzare altri fondi se non quelli che sono già a disposizione del Piemonte per favorire uno scorrimento delle graduatorie, dando a tutti coloro che possiedono i requisiti la possibilità di realizzare i progetti in cantiere da anni, dall’insediamento dei giovani al miglioramento delle condizioni ambientali. Per questo – ha concluso Brondelli – continueremo a far sentire la nostra voce, perché la Regione si schieri al fianco degli agricoltori e sostenga il settore primario in un processo virtuoso di crescita utile a tutto il territorio“.