Autore Redazione
sabato
12 Novembre 2016
04:06
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Politica - Alessandria

Cave Terzo Valico: botta e risposta 5Stelle-Rossa. “Salute dei cittadini barattata per una elemosina”. Il sindaco: “Controlli regolari”

Cave Terzo Valico: botta e risposta 5Stelle-Rossa. “Salute dei cittadini barattata per una elemosina”. Il sindaco: “Controlli regolari”

ALESSANDRIA – Il Movimento 5 Stelle Alessandria ha chiesto ai capigruppo della maggioranza in consiglio comunale un atto di sfiducia nei confronti del Sindaco Rita Rossa. I pentastellati hanno contestato al primo cittadino di aver concesso le cave del territorio comunale per il conferimento dello smarino del Terzo Valico. Secondo il Movimento 5 Stelle, Palazzo Rosso si sarebbe limitato a una “fievole opposizione, a differenza di altri Comuni della provincia, per poi partecipare al banchetto per la spartizione degli “spiccioli” di Cociv”.

Nella fotografia postata dal Movimento 5 Stelle verrebbe ritratta una cava al quartiere Cristo: “la prima mostra un lago formatosi nell’arco di vent’anni dopo la coltivazione di una cava, la seconda mostra la “rinaturalizzazione” della cava stessa, come stabilito dalla Giunta Regionale, mediante il conferimento dello smarino del Terzo Valico. Il lago sta per essere tombato definitivamente con terre e rocce che potrebbero contenere amianto e agenti inquinanti. Lo stesso scenario, ovvero cave colmate con materiali potenzialmente inquinanti, si sta verificando a Spinetta Marengo. Ma si può barattare la salute dei cittadini accettando un’elemosina per abbellire la città e i suoi sobborghi? Sì, perché uno dei pozzi da cui attinge l’acquedotto di Alessandria è a soli 2 chilometri dalla cava del quartiere Cristo, quindi pesca dalla falda sotto alla discarica in fase di realizzazione. Se a questo sommiamo le difficoltà, già espresse dagli enti di vigilanza, di reperire i soldi per eseguire i controlli e gli arresti per gli appalti del Terzo Valico, il futuro dei cittadini di Alessandria si prospetta tutt’altro che roseo.”

Immediata la replica del sindaco Rita Rossa:I 5 Stelle dicano quali Comuni si sono opposti. Tutti i sindaci si stanno muovendo insieme e molti sono coinvolti: Novi ha lo smarino stoccato, Tortona ha le cave, e poi Arquata e Pozzolo. Nessuno dei sindaci che fa parte del tavolo ha chiesto di fermare l’opera. Noi abbiamo chiesto diretto al Ministero il trasferimento dell’osservatorio ambientale ad Alessandria e così sarà. La direzione regionale di Arpa ha detto che tutti i controlli sono regolari: per capirci, se il limite è 1000 tutte le campionature sono al di sotto del valore 100. Le nostre battaglie istituzionali sono sotto gli occhi di tutti. Il Commissario Straordinario Iolanda Romano ha chiesto il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità, un organismo molto rigido nei controlli. L’opera è strategica e va avanti. Noi vogliamo massima trasparenza nelle verifiche e nei controlli. Alla Cascina Clara e Buona non è arrivato lo smarino ma l’argilla, per fare il fondo. I ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture hanno ritenuto di non stoppare alcun cantiere. Parlano di spiccioli? Dei 70 milioni stanziati da Rfi i Comuni ne avranno subito a disposizione uno che noi abbiamo intenzione di utilizzare per la riqualificazione del fiume. E questi soldi sono frutto di una progettazione partecipata che lo scorso 29 ottobre ha raccolto le idee di 320 cittadini. Visto che per i 5 Stelle uno vale uno ci vuole rispetto per quei cittadini che hanno partecipato e hanno portato le loro idee, in una discussione aperta e non certo cloroformizzata.”

 

 

 

 
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