Autore Redazione
mercoledì
30 Novembre 2016
05:00
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Politica - Alessandria - Casale Monferrato

Borioli e Ravetti: “il progetto Ufim sul mesotelioma in stallo per una firma mancante”

In una nota l’Asl Al ha poi spiegato di aver approvato gli atti di propria competenza "con una tempistica stringente, in relazione alla complessità del tema in questione” e di aver apposto proprio martedì "la firma" sulla nota da inviare al legale di Schmidheiny
Borioli e Ravetti: “il progetto Ufim sul mesotelioma in stallo per una firma mancante”

CASALE – Determinati a “non perdere un minuto di più” martedì il senatore Daniele Borioli e il consigliere regionale Domenico Ravetti hanno chiesto l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, per sbloccare quella che i due esponenti del Pd hanno definito “l’inspiegabile situazione di stallo” rispetto all’avvio del progetto di ricerca e sperimentazione sul mesotelioma predisposto dall’Ufim.  Un progetto già da tempo validato sul piano medico-scientifico, hanno ricordato Borioli e Ravetti, che fa capo a una struttura, l’Ufim appunto, che da anni opera sul territorio con grande competenza, tanto da diventare punto di riferimento per moltissime persone affette da malattie amianto-correlate, non solo del casalese. Sconcertati” da un ritardo “ancora più intollerabile” visto che il progetto è finanziato con i fondi ottenuti dall’Afeva nel corso della lunga e non ancora conclusa battaglia per ottenere giustizia, i due esponenti del Pd sono arrivati a chiedersi “chi” potesse mai avere “interesse” a bloccare l’avvio della fase operativa e “perchè“.  Fatte una serie di verifiche, Borioli e Ravetti hanno trovato solo “una firma mancante”. Un tratto di penna fondamentale però per dare il via libera ai professionisti dell’Ufim. “Dalle informazioni a disposizione, risulta che il passaggio formale nel Comitato Strategico, necessario per dare il via al progetto, sia stato effettuato ormai da tempo e che, per parte sua, l’Azienda Ospedaliera abbia già provveduto alla sottoscrizione di sua competenza“. Alla verifica dei due esponenti del Pd mancava quindi, per esclusione, il “tratto di penna” dell’Asl Al. Una firma, hanno poi precisato in serata dall’Azienda Sanitaria, apposta proprio nella giornata di martedì. Ben lontana dal voler “rallentare” l’iter, l’Asl Al, ha aggiunto, avrebbe approvato gli atti di propria competenza “con una tempistica stringente, in relazione alla complessità del tema in questione. “Dopo la deliberazione approvata dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria, il Comitato Strategico ha valutato il progetto validandolo nella seduta del 12 ottobre e condividendone il dettaglio dei contenuti in un verbale inviato all’Asl in data 11 novembre”. Quello stesso giorno, hanno aggiunto dall’Azienda, l’Asl Al ha “preso atto del verbale con deliberazione del Direttore Generale” e poi, terminati tutti gli accertamenti, anche giuridici, per far arrivare i fondi all’Ufim, martedì ha quindi siglato la nota da inviare all’avvocato Astolfo Di Amato, difensore del magnate svizzero dell’Eternit Stephan Schmidheiny.

 

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