Autore Redazione
giovedì
1 Dicembre 2016
05:00
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Politica - Casale Monferrato

Eternit Bis: Comuni, Afeva e sindacati uniti nella battaglia per ottenere giustizia

Conferenza stampa unitaria dopo la decisione del Gup di Torino per ribadire la voglia di continuare a lottare
Eternit Bis: Comuni, Afeva e sindacati uniti nella battaglia per ottenere giustizia

CASALE – Il giorno dopo la decisione del GUP di Torino per il processo Eternit Bis il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti ha messo da parte la delusione per lo spacchettamento in quattro sedi diverse, sottolineando l’importanza dell’avvio di un nuovo procedimento a carico di Stephan Schmidheiny. Secondo il primo cittadino, l’omicidio colposo plurimo aggravato dalla previsione dell’evento, è comunque un capo di imputazione molto grave, prescritto non prima di 15 anni. Insieme ai colleghi di Mirabello, Ozzano, Rosignano, Cella Monte e Ponzano, all’associazione Famigliari Vittime dell’Amianto e ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, Palazzetti ha ribadito la volontà di continuare uniti la battaglia per ottenere giustizia. Il sindaco Palazzetti ha voluto lanciare alle famiglie delle vittime e alla popolazione un messaggio di ottimismo, pur senza desiderio di vendetta: “Che siano puniti in modo esemplare i comportamenti di chi inquina e trascura la salute dei cittadini per profitto, pregiudicando la vita delle generazioni a venire. Continuiamo il nostro impegno sui fronti di bonifica, giustizia e ricerca”.

Titti Palazzetti ha poi parlato del Testo Unico sull’Amianto, un disegno di legge pronto a iniziare l’iter parlamentare. Martedì il sindaco si trovava a Roma proprio per questo importante motivo. “Sia il presidente Grasso che la senatrice Fabbri si sono complimentati per la nostra collaborazione. Si sono impegnati a farlo passare entro un anno. Si tratta di un ddl molto importante, in grado di definire con maggior chiarezza i reati, che raddoppia i tempi di prescrizione e che garantisce il patrocinio gratuito anche per i cittadini vittime colpiti da mesotelioma, non solo per i lavoratori.”

“Continuiamo la lotta iniziata tanto tempo fa al fianco della gente” ha sottolineato Giuliana Busto, presidente dell’associazione Famigliari Vittime dell’Amianto. “Schmidheiny rischia condanne e processi che potrebbero moltiplicarsi” ha aggiunto Bruno Pesce che ha anche parlato a proposito della situazione della ricerca, con fondi destinati all’UFIM (Unità Funzionale Interaziendale ASO AL – ASL AL per la diagnosi e terapia del mesotelioma) in arrivo dagli accantonamenti derivanti dalle transazioni risarcitorie dei singoli cittadini con gli avvocati del magnate svizzero.

Alla conferenza si sono espressi anche i rappresentanti dei sindacati. “La decisione del Gup non è una sconfitta, auspichiamo che ci siano le condizioni affinché il processo a Vercelli si faccia bene” ha sottolineato Nicola Pondrano, della Cgil. Tra gli interventi anche quelli del sindaco di Mirabello Mauro Gioanola, di Luciano Bortolotto di Cisl e dell’assessore all’ambiente di Casale Monferrato Cristina Fava, che ha aggiornato in merito alla bonifica e ai fondi stanziati dal Governo. Ottimismo è arrivato dall’avvocato Esther Gatti, legale di parte civile dei comuni monferrini: “Si è dimostrato che chi gestiva sapeva ed era consapevole di ciò che avveniva. Schmidheiny risponderà”.

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