Autore Redazione
martedì
20 Dicembre 2016
04:30
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Politica

Una mozione di Locci per non rinnovare il contratto con il CSI

Il CSI gestisce i servizi informatici del Comune di Alessandria. Per il consigliere d'opposizione Emanuele Locci, però, non sono efficienti e chiede alla giunta di non rinnovare il contratto.
Una mozione di Locci per non rinnovare il contratto con il CSI

ALESSANDRIA – Con una mozione in Consiglio Comunale, il consigliere FdI Emanuele Locci chiede alla giunta di non rinnovare il contratto con il Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) di Torino, che gestisce i servizi informatici della pubblica amministrazione di Palazzo Rosso.

I servizi forniti dal CSI, lamenta Locci, sarebbero di minore qualità rispetto a quelli precedentemente offerti da SIT/Aspal. A ciò si aggiungerebbe una delicata situazione societaria che secondo il consigliere dell’opposizione “potrebbe seguire in futuro uno stravolgimento della natura consortile della stessa società e la possibile perdita di controllo degli asset principali”.

Il Comune aveva affidato direttamente al CSI la gestione dei servizi informatici nel 2013, con un contratto a scadenza 2018 e la possibilità di prolungamento di due anni. Visto che le elezioni sono imminenti e il sistema continuerebbe a mostrare lacune e criticità, Locci insiste affinchè sia la prossima maggioranza di Palazzo Rosso a dover decidere se continuare o meno il rapporto con il CSI.

Ho presentato la mozione”, scrive in una nota Locci, “per impegnare la Giunta in scadenza di mandato a non stipulare, rinnovare o prolungare alcuna convenzione con il CSI, a non prevedere nuovi investimenti hardware/software attraverso la struttura del CSI, a prevedere il ricorso a procedure a evidenza pubblica per procedere a eventuali acquisti di nuovi applicativi non presenti nella dotazione dell’ente e ad avviare un approfondimento delle criticità dell’attuale sistema ICT del Comune ed un censimento delle esigenze di rinnovamento e manutenzione”.

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