Autore Redazione
giovedì
12 Gennaio 2017
10:09
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Politica - Casale Monferrato

Il problema dei posti letto colpisce l’ospedale di Casale. Demezzi critica le politiche regionali.

Il reparto di Medicina ha 36 posti letto, troppo pochi per il consigliere forzista, secondo cui nemmeno la nuova riforma sanitaria risolverà il problema del sovraffollamento.
Il problema dei posti letto colpisce l’ospedale di Casale. Demezzi critica le politiche regionali.

CASALE MONFERRATO – Sull’onda della tragica situazione sanitaria evidenziata dal recente caso di Nola, continua anche nella provincia di Alessandria il dibattito sugli ospedali e sull’inappropriatezza delle strutture. A richiamare l’attenzione in particolar modo sul polo ospedaliero di Casale Monferrato è il consigliere comunale di Forza Italia, Giorgio Demezzi, che ha parlato di “affollamento” e “saturazione dei posti”.

Per Demezzi il problema principale è la carenza di posti letto nel reparto di Medicina (36), “insufficienti per gestire anche situazioni normali”, che causerebbe ingorghi nel Pronto Soccorso dove, riferisce sempre il consigliere, si è dovuto “parcheggiare pazienti sulle barelle all’interno del reparto, come purtroppo frequentemente succede”.

Demezzi ha poi attaccato la nuova riforma del sistema sanitario regionale, sostenendo, per quanto riguarda Casale, che non porterà soluzioni al sovraffollamento e alla mancanza di posti letto. La direttiva regionale porterebbe i posti da 36 a 50, nei quali però bisogna calcolare i malati oncologici, con una perdita netta, però, di 32 posti lett0. “Neanche sarà risolutivo l’utilizzo del reparto di Malattie Infettive”, scrive in una nota, “fiore all’occhiello del nostro Ospedale e recentemente chiuso, dove sarà trasferita l’Area 2 di Medicina, attualmente ospitata in oncologia, che pare verrà trasformata in day hospital per tutte le specialistiche ospedaliere”.

Il consigliere ha proseguito le sue critiche contro la Regione, rea di aver ridimensionato l’ospedale per mere ragioni di bilancio senza tenere conto delle reali necessità dei Casalesi e ha infine chiesto al sindaco, Titti Palazzetti, di intervenire proprio in sede regionale per difendere la struttura di Casale e per evitare che diventi “sempre più una struttura locale”.

 

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