17 Gennaio 2017
05:37
Tacchella: i sindacati chiedono un incontro all’acquirente. “Mancano ancora le lettere di assunzione”
CASSINE – Un primo passo è stato fatto ma sul futuro dei dipendenti dello stabilimento Tacchella di Cassine resta più di un punto interrogativo. Poco prima di Natale la società Grinding Tecnology ha sottoscritto il verbale di accordo per l’affitto del gruppo Imt. Ad oggi, però, mancano ancora le lettere di assunzione per i 60 lavoratori della sede di Cassine, “un passaggio che sarebbe dovuto avvenire martedì scorso e poi posticipato a una conciliazione da firmare entro la fine del mese” ha sottolineato a Radio Gold Mirko Oliaro, della Fiom Cgil.
Restano, poi, altri 24 lavoratori che, quando a inizio aprile scadrà la cassa integrazione straordinaria, saranno destinati alla mobilità. Dei 60 scelti dalla Grinding, però, sei non hanno accettato il trasferimento, un no dovuto alle rigide condizioni imposte dalla newco come la rinuncia agli aumenti salariali acquisiti negli anni. Per questo le parti sociali sperano di ridurre da 24 a 18 il numero dei lavoratori in esubero, integrando in Grinding coloro che versano in condizioni più disagiate o che sono vicini al pensionamento.
Al gruppo imprenditoriale controllato dal magnate thailandese Jimmy Chu i sindacati hanno chiesto un incontro entro fine mese, quando la Grinding dovrà finalmente presentare anche il piano industriale.
“Vogliamo capire il numero preciso delle persone destinate alla mobilità, così da avviare una ulteriore domanda di cassa integrazione straordinaria” ha concluso Oliaro “E poi vogliamo conoscere il futuro dello stabilimento di Cassine, alla Grinding vogliamo fare tante domande finora senza risposta. Ci auguriamo che la newco accetti di incontrarci. In caso contrario, per conciliare le assunzioni, i lavoratori dovranno recarsi alla Direzione Territoriale del Lavoro ma i tempi si allungherebbero. Insomma, ufficialmente la Grinding dicono sì ma poi si comportano in maniera diametralmente opposta alle intenzioni.”