Autore Redazione
giovedì
26 Gennaio 2017
05:00
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Politica - Alessandria

Sei aziende si fanno avanti per diventare partner di Amag e gestire il trasporto pubblico

Una volta aperte le buste e verificato il rispetto dei vari requisiti richiesti Amag individuerà il partner con cui partecipare alla gara del curatore fallimentare di Atm
Sei aziende si fanno avanti per diventare partner di Amag e gestire il trasporto pubblico

ALESSANDRIA – Sono sei le aziende “interessate” a diventare partner di Amag nella controllata Amag Mobilità, la società costituita dopo il fallimento di Atm per gestire il trasporto pubblico urbano e i parcheggi del Comune di Alessandria. Le buste saranno aperte solo la prossima settimana e la società in via Damiano Chiesa non proferisce parola. Il numero di buste deve aver fatto però comparire più di un sorriso. All’interno Amag potrebbe forse trovare anche le manifestazioni di interesse di GTT, Busitalia o della Line di Pavia. In ogni caso avrà la possibilità di scegliere tra più possibili partner con cui partecipare alla gara del curatore fallimentare di Atm.

Anche se non si sbilancia e soprattutto non si abbandona a trionfalismi” l’assessore alle partecipate del Comune di Alessandria Giorgio Abonante vede intanto in quelle buste  il “segnale della fiducia riposta da altre aziende in Amag” che “aumenta anche le probabilità di rilanciare il settore dei trasporti attraverso una società controllata dal settore pubblico alessandrino”. In Amag Mobilità, ha ricordato l’assessore, il partner avrebbe la maggioranza ma per le operazioni straordinarie dovrebbe “sempre comunque” trovare un accordo con Amag, controllata al 74% proprio dal Comune di Alessandria. “Il nostro disegno per il settore dei trasporti – ha aggiunto Abonante – è mantenere un presidio territoriale ma attirare partner che abbiano solidità economico-finanziaria e conoscenze per rilanciare i nostri servizi pubblici locali. Se questo progetto andrà in porto lo vedremo a fine marzo, quando scadranno i termini della gara indetta dal curatore fallimentare di Atm. Per ora siamo contenti di questo primo risultato perché le sei manifestazioni d’interesse comunque avviano bene il percorso”.

 

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