1 Febbraio 2017
05:09
Elezioni: il quarto polo di Borgoglio si allarga, da La Destra a Rifondazione Comunista
AGGIORNAMENTO ORE 10.30: In un comunicato congiunto Possibile Alessandria – comitato Macchiarossa, Rifondazione Comunista e Altra Europa Alessandria sono intervenuti in merito alla questione Quarto Polo. Pur avendo partecipato alla riunione di lunedì sera Davide Serafin, Massimo Orero e Roberto Botta hanno precisando la loro posizione, inconciliabile con altri esponenti della coalizione messa insieme da Felice Borgoglio. ALESSANDRIA – Nuova riunione lunedì sera del quarto polo, il progetto politico promosso dall’ex sindaco di Alessandria Felice Borgoglio, in vista delle prossime elezioni amministrative del capoluogo. L’obiettivo è unire sulla base di un programma comune esponenti e partiti di diversa estrazione politica, dalla destra alla sinistra. La platea si è ancor più allargata, tanto da comprendere allo stesso tavolo esponenti de La Destra con quelli di Rifondazione Comunista: tra i presenti si è andati da Fabrizio Priano, aderente a Direzione Italia, la corrente dell’ex ministro Raffaele Fitto, al movimento Fare, fondato dal sindaco Tosi, e poi l’ex consigliere regionale Michele Formagnana, l’ex assessore Olivieri, il consigliere Udc Foglino. Un’altra novità la presenza di Emanuele Locci, consigliere di Fratelli d’Italia, ma pare solo in qualità di “osservatore”. Insieme a lui Antonio Maconi oltre alla presidente di Confesercenti Alessandria ed ex assessore al Commercio nella giunta Fabbio Manuela Ulandi. Presenti anche, a rappresentare il centrosinistra, gli ex assessori della giunta Rossa Gianni Ivaldi, Giorgio Barberis e Nuccio Puleio, insieme a Mauro Buzzi, sfidante di Rita Rossa alle primarie 2012, oltre a, come detto, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e la lista provinciale di Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati. Si è cominciato a lavorare su una bozza di programma, da definire nel prossimo confronto tra circa due settimane. “L’interesse si allarga” ha ammesso a Radio Gold Felice Borgoglio “si tratta di una iniziativa trasversale, sulla falsariga del Movimento 5 Stelle. Solo che loro parlano alla pancia del paese, noi vogliamo una politica più ragionata, vogliamo parlare al cervello. Gli schemi destra/sinistra/centro sono saltati a livello italiano e ritengo che anche ad Alessandria si debba fare altrettanto. Siamo un movimento post ideologico che comunque richiama i valori della Costituzione ed è contro i totalitarsimi.”
I tempi non sono ancora maturi, però, per la scelta di un candidato sindaco: “sarà il portavoce e la squadra sarà vincolante. Io voglio stimolare gli alessandrini dicendo loro che se non partecipano direttamente alla vita politica poi ci sarà qualcuno che decide per loro.” La sensazione è che si convergerà su una figura della cosiddetta “società civile”: in caso di mancato accordo spazio a un candidato politico scelto attraverso primarie o sondaggio.
Il tempo stringe e intanto martedì sera si sono riunite tutte le forze del centrodestra regionale per decidere la strategia da adottare su Alessandria. Le varie componenti della coalizione hanno proposto un nome politico: Buzzi Langhi per Forza Italia, Locci per Fratelli d’Italia e Cuttica di Revigliasco per la Lega Nord. Da verificare se l’accordo tra le forze in campo sia stato o meno raggiunto ma difficilmente qualcosa si muoverà prima di qualche giorno. Chi pare essersi smarcato da Forza Italia dopo che il partito azzurro lo aveva indicato come possibile candidato sindaco è Oreste Rossi, passato invece al movimento civico “SiAmo Alessandria” con Giovanni Barosini: “non sono candidato a Sindaco e neppure mi candiderò ad eventuali primarie” ha detto Rossi “mi riconosco a livello locale con lo spirito innovativo di SiAmo Alessandria e, a livello Nazionale, guardo con interesse al nuovo raggruppamento di Direzione Italia a cui hanno aderito amici come Fitto, Roberto Rosso e Fabrizio Priano. Al momento abbiamo stretto un alleanza operativa con le liste di Direzione Italia di Fitto, Fare di Tosi, Alleanza Europea e con i Popolari Italiani per l’ Europa. Ci auguriamo che al più presto adottino lo stesso metodo di scelta del candidato e dell’ indicazione delle priorità programmatiche anche le altre componenti del centro destra e perché no di esperienze civiche come il cosiddetto nascente “Quarto Polo”. Credo che oggi, in un momento buio per la politica nazionale ed europea non ci si possa esimere dall’ ascoltare la Gente, sempre più schifata di un modo di far politica vecchio dove le decisioni e le candidature venivano imposte dall’alto.”