3 Febbraio 2017
05:10
Sconto sulla tariffa Tari per i commercianti che donano ai poveri i prodotti invenduti
ALESSANDRIA – Premiare chi contribuisce a ridurre gli sprechi. Ad Alessandria la tariffa Tari sarà ridotta del 20% per quegli esercenti commerciali che doneranno alimenti e farmaci invenduti alle persone indigenti. In occasione dell’ultima Commissione congiunta Politiche Sociali e Bilancio la giunta ha adottato l’ordine del giorno firmato dai consiglieri d’opposizione Maurizio Sciaudone, Andrea Cammalleri ed Emanuele Locci: nel testo si invitava ad applicare la legge nazionale dello scorso agosto. I commercianti interessati potranno chiedere lo sconto sulla Tari entro il 16 giugno.
“Vorremmo fare di più, un eventuale sviluppo di progetti di impresa sociale per avvicinare domanda e offerta su possibili consumatori di prodotti vicini alla scadenza e non destinati alla vendita creando così un’economia oggi sommersa” ha dichiarato l’assessore al Bilancio Giorgio Abonante “In altre città italiane o d’Europa si stanno già promuovendo progetti simili. Stiamo fissando incontri con grandi gruppi commerciali e con Confesercenti e Ascom per fare riferimento anche al piccolo commercio della città.”
Un primo esempio di collaborazione sarà presentato la prossima settimana col progetto “Road to Sustainability”, un percorso ideato dal Comune di Alessandria insieme a Coop dedicato ai giovani sul tema della lotta agli sprechi con momenti di formazione. I ragazzi studieranno un business plan per questo segmento di mercato.
In città già la Coop e la Bennet hanno sottoscritto un accordo permanente con la Caritas per destinare ai poveri i prodotti invenduti. “Abbiamo cercato di coinvolgere anche altre catene commerciali” ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali Mauro Cattaneo “ma spesso ci dicono che occorre rapportarsi con i vertici nazionali e il processo diventa quindi più dispersivo.”
“Il problema degli sprechi è soprattutto di carattere educativo e culturale” ha sottolineato l’assessore Maria Teresa Gotta “il nostro obiettivo è cercare di prevenire alcuni comportamenti attraverso incontri nelle scuole di ogni ordine e grado.” Nelle mense scolastiche alessandrine, ad esempio, il 49% dei contorni purtroppo viene sprecato. I pasti non consumati, e ancora integri, sono però distribuiti alla mensa dei frati. “Il piatto unico, inoltre, si è rivelato un ottimo modo per ridurre gli sprechi” ha aggiunto Gotta “le percentuali di sprechi sul primo, ad esempio, passano dal 14% al 9% se in mensa viene distribuito proprio il piatto unico.”