Autore Redazione
sabato
22 Aprile 2017
05:00
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Sindacati sul piede di guerra per il Correttivo Appalti

Il testo, per le segreterie piemontesi di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil colpisce “duramente e contemporaneamente” l’anticorruzione e i lavoratori delle concessionarie autostradali
Sindacati sul piede di guerra per il Correttivo Appalti

 

PIEMONTE – Preoccupazione e rabbia sono state espresse unitariamente da tutto il sindacato edile piemontese per il testo definitivo del Decreto Correttivo al Codice Appalti.

Un disastro” hanno tuonato a un’unica voce le segreterie piemontesi di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil che colpisce “duramente e contemporaneamente” l’anticorruzione e i lavoratori delle Concessionarie Autostradali. Secondo i sindacati, il testo così come scritto mette a rischio 3500 posti di lavoro a livello nazionale, di cui oltre il 50% in Piemonte. Ad accusare il contraccolpo più forte potrebbe essere proprio la provincia di Alessandria, insieme anche ad Asti, Cuneo, Torino e Vercelli.

Solo poche settimane fa, hanno ricordato Giuseppe Manta di Feneal Uil, Piero Donnola di Filca Cisl e Massimo Cogliandro di Fillea Cgil, i sindacati avevano denunciato a mezzo stampa il timore di modifiche dettate dalle “forti pressioni” su Palazzo Chigi. “Purtroppo i fatti ci hanno dato ragione” ha tuonato il sindacato edile piemontese. Nel decreto correttivo, hanno spiegato, sono sparite le garanzie per i lavoratori delle concessionarie autostradali, che adesso rischiano il posto di lavoro. “Fatto ancora più grave”, hanno aggiunto Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil “con un colpo di mano” è stata fortemente limitata l’azione dell’Anac, e quindi indebolita l’anticorruzione.

“Non siamo disponibili ad accettare che le Concessionarie utilizzino questa normativa come alibi per tagliare gli organici” hanno messo in chiaro i sindacati, che hanno subito chiesto un incontro urgente al Ministero dei Trasporti per capire come verrà affrontato il grave problema occupazionale che potrebbe nascere. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil cercheranno di aprire tavoli nazionali anche con le holding autostradali per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Purtroppo la normativa in questione – hanno concluso gli edili di Cgil, Cisl e Uil – oltre ad indebolire l’anticorruzione e a far pagare pesanti conseguenze ai lavoratori, sicuramente inciderà sulla qualità e la sicurezza delle autostrade italiane”.

 

 

 

 

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