10 Maggio 2017
04:55
Alessio Ferraris confermato al vertice della Cisl Piemonte
PIEMONTE – Con 93 voti su 100, il Congresso della Cisl Piemonte ha rieletto Alessio Ferraris come segretario regionale e confermato la segreteria uscente composta da Bruna Tomasi Cont, Sergio Melis e Gianni Baratta. Maturati i requisiti per la pensione, Marcello Maggio ha invece lasciato invece la segreteria.
“Siamo portatori di una cultura positiva, che parla di inclusione, di solidarietà e di diritti – ha affermato soddisfatto il segretario Ferraris – La Cisl non ha mai avuto paura di dire la verità e di difendere le proprie idee, a testa alta, perché è autonoma e libera. Per i milioni di persone che si identificano nei nostri valori rappresentiamo una speranza, così come i nostri soci sono per noi la forza che ci sostiene e il motivo del nostro impegno. Lo sforzo di questi anni, prodotto dalle Cisl territoriali, nasce dalla decisione assunta dal precedente congresso piemontese, che ha discusso e deliberato il rilancio politico e strategico delle zone sindacali territoriali, che possono rappresentare la sintesi tra le comunità e i luoghi di lavoro”.
Per Ferraris “la tecnologia renderà mobile il fattore spazio, ovvero dove la prestazione viene effettuata, e allora dovremo lavorare sull’altra condizione che rende subordinato il lavoro, cioè il tempo. La contrattazione di prossimità dovrà provare a riappropriarsi di questo tema. Al contrario, diverse tipologie di lavoratori, lavorano e sono pagati per un numero limitato di ore, ma sono a disposizione per un tempo maggiore e la digitalizzazione del lavoro e la sua nuova organizzazione tenderanno ad accentuare questo fenomeno”.
Il Congresso della Cisl Piemonte al Lingotto di Torino si è concluso con l’intervento della leader Annamaria Furlan che si è soffermata anche sull’esito delle elezioni francesi. “La Francia – ha sottolineato – ha trovato la sua strada per fermare i populismi e i nazionalismi. Un risultato diverso sarebbe stato devastante per l’Europa”. E sull’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto del pubblico impiego che riguarda circa 3 milioni di lavoratori ha ribadito che “siamo nelle condizioni per poter partire e aprire un tavolo sul rinnovo del contratto che aspettiamo da otto anni”. Furlan, parlando con i giornalisti, a margine dell’assise congressuale è tornata sulla vicenda Alitalia. “Il referendum sulla compagnia aerea – ha evidenziato Furlan – è stata una sconfitta per il mondo del lavoro. Ha prevalso la rabbia dei lavoratori ma anche i messaggi di chi sentiva di garantire un obiettivo impossibile come la nazionalizzazione. Questo referendum non è sulla valutazione di un contratto nazionale o di un contratto integrativo o sull’organizzazione del lavoro, ma sull’esistenza dell’impresa. Qualche riflessione su come gestire la democrazia e la partecipazione sindacale la dovremo fare”.