16 Giugno 2017
05:07
Cerutti: possibile trasferimento a Vercelli del reparto produzione
CASALE – Dopo tanti anni di incertezza ora la azienda Cerutti di Casale Monferrato vede di nuovo la luce. Nell’ultimo confronto con la proprietà a Vercelli i sindacati Fiom Cgil Fim Cisl Uilm Uil hanno espresso la loro soddisfazione per l’uscita a breve dal concordato in continuità, in vigore da tre anni. L’azienda tornerà quindi in bonis. A far ben sperare le parti sociali c’è il piano industriale, con la volontà di produrre 25 macchine da imballaggio all’anno per i prossimi quattro, oltre al mantenimento dei livelli occupazionali e il rilancio della produzione grazie a un finanziamento dalle banche di circa 6 milioni di euro in questo 2017.
A preoccupare i sindacati, però,c’è l’ipotesi di trasferimento dei 64 addetti del reparto produzioni da Casale a Vercelli, una azione per razionalizzare i costi e che sarebbe simile al spostamento sempre a Vercelli del reparto macchine utensili.
“L’azienda ci ha fatto sapere che non si tratta di una decisione definitiva ma si stanno valutando i costi di fattibilità” ha sottolineato Mirko Ogliaro, della Fiom Cgil“abbiamo qualche preoccupazione, abbiamo sollevato delle problematicità visto che in questo modo proseguirebbe il lento declino del processo di industrializzazione dell’area di Casale, per una azienda legata a filo doppio al territorio. Contiamo di poter portare avanti un’opera di convincimento anche se ci sono basi logiche riguardo al trasferimento. Ma se l’azienda resiste altri due anni, visti i carichi di lavoro e le uscite per l’aggancio alla pensione dovrebbero mantenere il livello di costi.”
“Sicuramente l’azienda con l’uscita dal Concordato in continuità ha dimostrato di potercela fare, ma ora arriva la fase più delicata: quella degli investimenti e delle scelte industriali di prospettiva senza dimenticare quelle sul personale” hanno sottolineato le parti sociali “Preoccupa non poco la scadenza al settembre 2018 della possibilità di utilizzo per legge degli ammortizzatori sociali e di come l’Azienda intenda affrontarla. Dai lavoratori in assemblea è arrivato il forte mandato , votato ad unanimità , di lavorare meglio e di più. Tutti i sacrifici fatti sin d’ora sono ripetibili a condizione della salvaguardia del proprio posto di lavoro ma soprattutto della loro dignità di operai ed impiegati.”