30 Giugno 2017
05:00
Conquistata Alessandria, la Lega prepara l’avanzata verso Palazzo Lascaris
ALESSANDRIA – “Conquistata” Alessandria con l’elezione di Gianfranco Cuttica di Revigliasco e da un anno “piantata” la bandiera con il Sole delle Alpi sul Comune di Novara, la Lega Nord ora punta a “riprendersi” nel 2019 anche Palazzo Lascaris.
Rinvigoriti dai risultati delle ultime due tornate elettorali, gli esponenti del Carroccio piemontese parlano oggi da “primo partito del centro destra”. Escluse alcune piccole realtà, ha sottolineato il Segretario regionale Riccardo Molinari, “dove si è puntato su candidati della Lega la scommessa è stata vinta”.
“Quando ci davano per morti abbiamo raccolto i cocci, parlato con la gente e riunito il partito grazie ai nostri militanti, che non lavorano solo in campagna elettorale. Anche se ad Alessandria avevamo una rappresentanza istituzionale risicata con un unico consigliere siamo sempre stati in piazza a parlare con la gente”. La Lega, ha aggiunto Molinari affiancato dal neo sindaco di Alessandria Cuttica di Revigliasco e dal primo cittadino di Novara Alessandro Canelli, “non ha mai perso umiltà” e ha saputo “toccare” le giuste corde negli elettori. “Temi sociali” come la disoccupazione, i problemi legati all’edilizia popolare fino, ovviamente, all’immigrazione. “Non perché siamo razzisti” ha puntualizzato Molinari. “Noi contestiamo la politica sull’immigrazione perché troviamo disgustoso che ci siano persone che lucrano sulla vita degli stranieri”.
I punti cardine del programma elettorale per la Lega sono anche “le grandi emergenze di oggi”, “figlie” della politica portata avanti dal Governo Centrale e in Piemonte dalla Giunta guidata da Sergio Chiamparino. Un presidente “reo” di essersi dimenticato di Alessandria, il territorio secondo il Carroccio “più martoriato” anche dalla riforma della sanità piemontese.
Se sul fronte nazionale si aspetta “l’ultima puntata della telenovela” tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, in Piemonte la Lega Nord da mesi è al lavoro per diventare l’alternativa al governo del Partito Democratico. Ora, forti di due capoluoghi di peso come Alessandria e Novara, gli esponenti del Carroccio lavoreranno per creare “un sistema territoriale del Piemonte Orientale”. Una rete che verrà costruita attorno all’università e alla logistica. Sinergie, per il sindaco di Alessandria, andranno però create anche sotto il profilo culturale. “Bisogna far partire un processo di internazionalizzazione che vada oltre l’arrivo di popolazioni africane in città. Il Meier è un monumento di arte contemporanea che ha già attirato pubblicitari ma se nessuno fa scrivere sotto lo spot il nome di Alessandria non ci si guadagna nulla”.