Ad Acqui si lavora per allungare la pista ciclabile verso Visone

ACQUI TERME  – La pista ciclabile della Città della Bollente guadagna metri. Nelle prossime settimane gli acquesi potranno correre anche verso il parcheggio dei camper. Nuovi cantieri iniziano a prendere forma con un nuovo tratto in direzione Visone che si potrà raggiungere correndo su un ponte con una campata di circa 30 metri all’altezza del Rio Ravanasco.

Per ora, ha spiegato il sindaco Lorenzo Lucchini che in questi giorni ha personalmente seguito i lavori, sono stati asfaltati i primi 200 metri del nuovo tratto della pista  e nelle prossime settimane si studierà nel dettaglio il progetto del ponte. “Sono in analisi varie ipotesi sul materiale da utilizzare, dal legno a strutture più resistenti” ha spiegato il primo cittadino. L’amministrazione punterà comunque sulla soluzione che avrà il miglior rapporto qualità prezzo e comunque su un materiale che non comporti poi onerose spese per la manutenzione.

È ancora in fase di progettazione, invece, il collegamento dalla zona del locale Gianduja a Visone. Dalle prime analisi risulta difficile realizzare una pista ciclabile su un’are pianeggiante. “Si procederà con cautela, valutando tutte le ipotesi. Come Movimento Cinque Stelle siamo però più propensi a continuare la passeggiata verso Melazzo” ha precisato il sindaco. L’idea è infatti quella di raddoppiare i due chilometri di pista ciclabile proseguendo verso l’incrocio con Arzello, vicino al “ponte di ferro”. Questo percorso permetterebbe ai ciclisti di pedalare lontano dalla città senza dover passare dalla strada provinciale. Il sindaco di Melazzo è già al corrente del progetto, ha spiegato ancora Lucchini, e insieme i due primi cittadini valuteranno i costi. “In questo breve tempo siamo solo riusciti a definire le somme da versare per il nuovo tratto che si sta ultimando verso il parcheggio dei camper”.

Priorità del sindaco di Acqui è anche definire in maniera dettagliata i punti di accesso lungo la pista ciclabile per i mezzi di soccorso. “Al momento, lungo la vecchia passeggiata ci sono dei ponti in legno che hanno però una carreggiata molto stretta che non consente interventi in caso d’emergenza”.