12 Maggio 2017
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Piccolo Sportivo da Oscar: la votazione finale
AGGIORNAMENTO: Sul giornale “Il Piccolo” in uscita martedì 16 maggio saranno di nuovo pubblicati i coupon da ritagliare per poter esprimere la propria preferenza, nelle categorie 6-11 anni e 12-16 anni.
PROVINCIA – I giorni decisivi. Scatta questo venerdì l’ultima votazione del concorso “Piccolo Sportivo da Oscar“, ideato da Radio Gold e dal bisettimanale Il Piccolo, per valorizzare e dare risalto agli atleti e alle società sportive della provincia. Un lungo percorso, iniziato a novembre e che terminerà ufficialmente il 23 maggio al Circolo La Familiare di Alessandria, in viale Massobrio 18, in occasione della festa finale (sponsorizzata da Resicar) e della proclamazione dei due più votati, nelle categorie 6-11 anni e 12-16 anni.
Oltre ai due oscar, tutti i 16 finalisti riceveranno un premio offerto da Cantieri Sportivi. Il rinfresco sarà offerto da Bar Deja Vu Caffè e da La Familiare.
Nel corso della festa saranno proclamate e premiate anche le società sportive preferite, in base ai coupon del bisettimanale Il Piccolo raccolti da novembre ad aprile.
C’è tempo per votare fino a mezzanotte di giovedì 18 maggio.
Otto i finalisti della categoria 6-11 anni (i sei più votati da novembre ad aprile più i due ripescati in base al numero di preferenze ricevute): Emma Bergamasco, Matilde Fiscaletti, Francesca Gallione, Marco Longhin, Eleonora Samà Sacchi, Matteo Straneo, Lucia Tassinario, Angela Wu Xiya.
SONDAGGIO 6-11 ANNI: VOTAZIONE FINALE
Otto anche i finalisti della categoria 12-16 anni: Riccardo Allera, Maurizio Bosich, Ettore Brusco, Alex Delfitto, Andrea Di Carlo, Marie Lys Foco, Guglielmo Guido, Leonardo Pavese.
SONDAGGIO 12-16 ANNI: VOTAZIONE FINALE
Come sempre è anche possibile esprimere la propria preferenza ritagliando i coupon del bisettimanale Il Piccolo, in uscita questo venerdì 12 maggio e martedì 16 maggio. Una scheda varrà 5 punti e potrà essere consegnata direttamente alla redazione del giornale, in via Parnisetti 10, o a Radio Gold, in Spalto Marengo 44.
Conosciamo meglio i 16 finalisti, intervistati dalla redazione sportiva di Radio Gold e de Il Piccolo.
Categoria 6 – 11 anni
Matteo Straneo: piccolo sportivo da Oscar a novembre
Emma Bergamasco: piccolo sportivo da oscar a dicembre
Matilde Fiscaletti: piccolo sportivo da Oscar a gennaio
Lucia Tassinario: piccolo sportivo da oscar a febbraio
Eleonora Samà Sacchi: piccolo sportivo da oscar a marzo
Francesca Gallione: piccolo sportivo da oscar ad aprile
I due atleti ripescati:
Angela Wu Xiya: “Pratico danza alla Gma Dance Academy da circa due anni, da quando mi sono trasferita in Italia, a Valenza, dove mio padre lavora. Prima ho vissuto in Cina, vicino a Pechino e ho cominciato a danzare da quando avevo 6 anni. Mi alleno tre volte a settimana, 9 ore in tutto. All’inizio ero un po’ timida. Nel mio paese di origine c’è una educazione molto rigida ma è stato proprio grazie alla danza che ho cominciato a interagire e integrarmi meglio con le mie compagne e amiche, migliorando anche il mio italiano. Ora sono molto più aperta e espansiva. Alla Gma Dance Academy pratico danza sportiva e la mia specialità è la danza moderna e contemporanea. In particolare gareggio nella categoria “Show Dance”, sia da sola che in gruppo. Agli ultimi campionati regionali ho vinto la medaglia d’argento e ora punto ai nazionali, a luglio. Ringrazio in particolare la mia insegnante Sara Palazzo, mi ispiro molto a lei.”
Marco Longhin: “Gioco a tennis al Dlf di Alessandria e mi piace proprio: non è tanto che lo pratico, dal mese di ottobre. Sto per completare la prima stagione di lezioni e tornei, ma non ho dubbi: questo è il mio sport. Quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta e sono andato in campo, la mia insegnante Manu Falleti ha capito che non avrei potuto fare altro e non avrei provato altre attività. Perché è bello, è divertente, mi entusiasma, perché è una sport che aiuta anche a imparare a ragionare, perché la scelta di quale colpo giocare si deve fare in una frazione di secondo e, per questo bisogna essere ben dentro la partita. Anche conoscendo l’avversario, per anticipare le sue scelte e metterlo in difficoltà, anche se per riuscire a fare anche questo bisogna essere molto bravi e giocare molto. Mi alleno due volte alla settimana, anche due ore a lezione. Devo migliorare il rovescio. Finora ho disputato tre tornei, con sesto, un quinto e un secondo posto. Mi manca la prima vittoria, ma mi sto impegnando tanto e la maestra a fine lezione mi fa i complimenti. Il mio idolo? Rafa Nadal. È mancino come me.”
Categoria 12-16 anni:
Andrea Di Carlo: piccolo sportivo da Oscar a novembre
Ettore Brusco: piccolo sportivo da oscar a dicembre
Guglielmo Guido: piccolo sportivo da Oscar a gennaio
Leonardo Pavese: piccolo sportivo da oscar a febbraio
Alex Delfitto: piccolo sportivo da oscar a marzo
Marie Lys Foco: piccolo sportivo da oscar ad aprile
I due atleti ripescati:
Maurizio Bosich: “Gioco a basket da quattro anni, da quando ne avevo 9, sempre alla Pallacanestro Novi 1980. Sono un centro. Mi sono appassionato alla pallacanestro seguendola in tv, l’Nba in particolare, perché è molto spettacolare. Sono un tifoso dei Chicago Bulls e il mio giocatore preferito è Jimmy Butler. Sono alto 1 metro e 85, mi destreggio bene sotto canestro, a rimbalzo. Col tempo sono molto migliorato nel tiro dalla media distanza, mentre devo lavorare ancora nel tiro da tre. In tutto mi alleno cinque ore a settimana, tre con la Pallacanestro Novi e due con Orsi Derthona. È da due anni, inoltre, che vengo selezionato per Coppa Liguria e questo mi rende molto orgoglioso. Ringrazio il mio coach alla Pallacanestro Novi, Giuliano Boggeri e il presidente, Davide Oliveri, è grazie anche a lui che sono migliorato molto nel mio gioco.”
Riccardo Allera: “Era impossibile non appassionarsi al canottaggio, visto che lo praticano mio papà Tiziano e mia sorella Beatrice, io sono il più piccolo della famiglia. Sogno di diventare come Giuseppe Abbagnale. Ho dovuto aspettare di compiere 10 anni per salire in barca, visto che il regolamento non lo avrebbe permesso prima. Subito dopo aver mangiato la torta di compleanno ho iniziato ad allenarmi. Ero così entusiasta di mettermi la prova che contavo i giorni per iniziare. Certo, c’era da convincere l’istruttore federale Luigi Mattea, della Canottieri Casale. Lui non era convinto che fosse lo sport giusto per me: anzi, non mi vedeva molto come canottiere, forse per il fatto che non sono molto ‘fisicato’. Ma io sono stato ancora più ostinato di lui: mi piaceva, e mi piace, questo sport che avrei fatto il possibile, e anche di più per praticarlo. Serve tanta testa, e tanta concentrazione, sommate a una razione abbondante di lavoro quotidiano, se si vuole diventare competitivi. È uno sport impegnativo e selettivo, per chi fa il doppio, come il sottoscritto, bisogna prima trovare un compagno della stessa età e con lo stesso peso, e poi creare il giusto feeling perché in gara bisogna essere una persona sola, e remare all’unisono, in sincronia perfetta. Io l’ho trovato e i risultati ci stanno premiando.”