19 Giugno 2018
12:53
Junior: ufficiale la separazione col dg Marco Martelli
CASALE – Dopo quello a coach Marco Ramondino si consuma un altro addio in casa Novipiù Junior Casale. Dopo 8 stagioni, due da direttore sportivo e sei da direttore generale, le strade della Novipiù Junior Casale e di Marco Martelli si separano. Arrivato a Casale nel 2010, il 35enne manager bolognese ora è destinato a tornare a casa, alla Virtus Bologna.
“Un grazie veramente dal profondo del cuore, che non è un grazie formale come si usa in molte occasioni” ha sottolineato il presidente Giancarlo Cerutti “Un grazie perché Martelli è stato un vero valore aggiunto in questi anni. E’ vero che gli ho dato una chance prendendo anche un po’ di rischio, ma lui ha dimostrato di saperla coltivare e saper esprimere e raggiungere dei livelli di qualità del suo lavoro molto alti. Ci sono stati anche momenti di discussione, di punti di vista diversi e anche di tensione, ma ci stanno in un rapporto di lavoro: questi sono stati superati, sono stati il segno della personalità di due persone e il segno della volontà di fare sempre il meglio per il risultato finale. Quando Martelli è venuto a dirmi che avrebbe accettato l’offerta di un grande Club italiano gli ho detto di farlo, per lui è una grande occasione, quella di fare un salto ancora più importante nella sua carriera e gli auguro con tutto il cuore di saperla cogliere con le stesse capacità con cui colse l’occasione che gli diedi 8 anni fa. Grazie Martelli, so che porterà un po’ di Casale nella sua nuova avventura e che Casale lo ricorderà con affetto”.
Martelli lascia la Junior con una promozione in Serie A (2010-11) all’attivo, cinque qualificazioni ai Playoff in sei stagioni dal 2013 al 2018, la Finale Promozione raggiunta in questa stagione, il premio di “Manager dell’Anno” per la stagione 2014-15 e il premio di Miglior Dirigente per le Final Eight di Coppa Italia 2018. Nel 2014 è stato inoltre votato nel Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro, carica che ha ricoperto fino al Giugno 2018.
La lettera aperta di Marco Martelli dopo l’addio alla Junior
A sceneggiarla, una storia così, difficilmente sarebbe venuta meglio. In otto anni ci sono state gioie e difficoltà, crisi e ripartenze, idee straordinarie e persone, se possibile, ancor più straordinarie. E chiudere il cerchio in questo modo, da una finale ad un’altra, davanti a 3500 persone, in un Palazzetto multimediale e coinvolgente, sublimando sul parquet il concetto di coesione e gioco di squadra, al di là di ogni passaporto, carta d’identità o pedigree, è senza dubbio il sogno di ogni manager sportivo.
Se tutto questo si è realizzato lo devo a te, cara Junior, per avermi dato, nel 2010, un posto sicuro dove vivere, dove far crescere l’amore mio e di Michela, e una invidiabile possibilità di crescita professionale. Dalla chiamata di Marco Crespi e dal primo incontro con il Dott. Cerutti, capii che in questo piccolo borgo medievale si poteva fare qualcosa di grande: per un Club di tradizione, certo, ma anche e soprattutto per un’intera comunità, falcidiata dalla storia e desiderosa di ideali in cui rivedersi e per i quali poter tornare a gioire. Avere avuto la possibilità di contribuire a tutto questo, e il costante sostegno ricevuto dal Presidente, dagli Sponsor e dal pubblico, per poterlo fare quotidianamente con energia e caparbietà, è qualcosa per cui sarò riconoscente per tutta la vita: perché la Junior, per me, è stata prima di tutto maestra di vita, dentro e fuori dal campo, e poi palestra ineguagliabile per ogni idea e progetto che dal 2013, quando il Club era a un bivio, abbiamo passo dopo passo plasmato e sviluppato, fino a rendere la nostra grande Famiglia non solo appassionata, non solo tifosa, ma davvero orgogliosa di farne parte e di scoprirne con curiosità, ogni giorno, una nuova sfumatura.
A tutti coloro che si sono succeduti, a tutti gli allenatori, i giocatori, i componenti dello staff e i collaboratori della “squadra invisibile”, quella che lavora ogni giorno, ad orari indefiniti, per creare questo prodotto, dico grazie una volta di più: perché la Junior l’avete vestita, difesa, onorata e resa – in una sola parola – unica.
Al Presidente Giancarlo Cerutti, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile nemmeno da pensare, dico grazie per l’opportunità avuta di lavorare fianco a fianco per 8 anni, per gli insegnamenti e il supporto, per il tempo che non ha mai tolto a questi colori e che ci ha dedicato, e che mi ha dedicato, per non lasciarci mai soli. E grazie al Dott. Guido Repetto, la cui passione viscerale per questo sport, e per l’identità che abbiamo potuto creare portando orgogliosamente il suo nome sul petto, è stato imprescindibile motore quotidiano nelle nostre attività. E grazie, infine, a tutta la grande famiglia Junior, quella che ci ha sempre seguito, quella che abbiamo raccolto e accompagnato e quella che ci ha scoperto da poco. Quella che, negli anni a venire, potrà trasmettere queste emozioni ad intere generazioni, viverne di altre e rendere possibile una Storia che, per chi la ama, non finirà mai. Quella che ti entra dentro e non ti lascia più. Grazie Junior, di tutto. E per sempre.