9 Novembre 2024
22:26
Bertram, che beffa: Reggio Emilia si impone 86 a 82
REGGIO EMILIA – La sfida tra Unahotels Reggio Emilia e Bertram Derthona si è conclusa con una sconfitta amara per i bianconeri, al termine di una partita segnata da momenti altalenanti e fiammate che non hanno saputo tradursi in costanza. Gli uomini di coach De Raffaele, in campo per la terza volta in sei giorni, sono apparsi appannati davanti a una Reggio più lucida e capace di capitalizzare ogni incertezza degli avversari.
La gara si apre con un sostanziale equilibrio nei primi minuti. Kamagate dà il via alle danze per Tortona, ma Reggio risponde con l’energia di Cheatham e le soluzioni a canestro di Faye. Le squadre si inseguono punto a punto, ma la Bertram accusa presto i primi segnali di fatica. La pressione avversaria genera palle perse evitabili e la difesa reggiana fa da muro agli attacchi poco incisivi dei tortonesi. Baldasso riesce a piazzare la prima tripla, mantenendo i suoi a contatto, ma l’impatto di Smith spinge Reggio a +9 sul finire del primo quarto. La tripla di Gorham riporta un po’ di ossigeno, ma la Bertram chiude sotto 31-20.
Nel secondo quarto la Bertram sembra trovare un minimo di continuità con Vital, che entra in partita guadagnandosi viaggi in lunetta e infilando una tripla da fermo per riavvicinare i suoi. Tuttavia, la difesa dei bianconeri non riesce a contenere la reazione reggiana, che torna a segnare con Barford e Cheatham. Le difficoltà sotto canestro si fanno sentire, con Tortona costretta a un timeout per riordinare le idee e rispondere al parziale che vede gli avversari sul +9. Al rientro, Tortona mette in scena un piccolo parziale di 4-0, accennando una rimonta, ma Reggio respinge ogni tentativo con le triple di Cheatham e il supporto di Winston. Vital e Candi provano a suonare la carica, ma il primo tempo si chiude sul 49-42, con Tortona costantemente in affanno.
Il terzo quarto si apre con un fulmineo break firmato ancora una volta da Cheatham, che dall’arco trascina Reggio a +13. Strautins e Denegri cercano di rispondere, riducendo il gap, ma ogni passo in avanti dei tortonesi viene puntualmente frenato. Un 5-0 personale di Denegri riaccende una scintilla di speranza, che però resta breve: Smith e compagni mantengono il controllo, punendo ogni errore in transizione e riportando Reggio in doppia cifra di vantaggio. Al termine del terzo periodo, Tortona è di nuovo sotto, stavolta per 67-62, nonostante l’impegno nel cercare di contenere gli assalti reggiani e recuperare palloni preziosi.
L’ultimo quarto si rivela un’altalena di emozioni. Tortona insegue, sospinta da Vital e Weems, che riescono finalmente a trovare il fondo della retina con continuità. L’intensità aumenta, e quando Vital segna i tre liberi del pareggio, sembra che i bianconeri possano riaprire la partita. Ma l’equilibrio dura poco: Reggio Emilia, trascinata da un Winston implacabile, sfrutta ogni piccola disattenzione tortonese, riconquistando un vantaggio che resiste fino ai minuti finali. Tortona non molla e tenta ancora con Weems di riportarsi sotto, ma il cronometro è un nemico troppo severo per la squadra di coach De Raffaele, che vede svanire ogni speranza sul +3 reggiano a pochi istanti dalla sirena.
Al di là del risultato, la Bertram dovrà riflettere su una prova caratterizzata da momenti di blackout e mancanza di lucidità nei possessi cruciali. L’affiatamento di squadra, elemento essenziale per l’efficacia delle rotazioni, è sembrato vacillare nei momenti decisivi. I bianconeri hanno mostrato lampi di talento individuale – Vital e Weems su tutti – ma l’impressione è che serva ancora lavoro per trasformare queste qualità in un gioco di squadra più solido. Ogni canestro mancato e ogni passaggio errato hanno scavato un solco che Reggio Emilia non ha esitato a sfruttare, sottolineando una volta di più la necessità di mantenere una concentrazione costante per l’intero arco dei 40 minuti. In una Serie A tanto competitiva, l’analisi si fa cruda: per la Bertram, non basta più affidarsi al singolo colpo di genio o alla giocata estemporanea. Occorre costruire certezze, non solo fiammate.
“Innanzitutto sono doverosi i complimenti a Reggio Emilia”, ha detto coach Walter zDe Raffaele in conferenza stampa, “ha condotto per tutta la partita tranne per un minuto e mezzo. Noi abbiamo fatto una gara troppo a sprazzi, siamo stati bravi nel terzo quarto a rientrare alternando un po’ di cose, poi gli ultimi due rimbalzi d’attacco c’hanno condannato, prendendoli le cose potevano andare diversamente. Proprio il dato dei rimbalzi ci ha condannato tantissimo, non è una cosa che ci capita sempre e credo ci sia stato in questo anche una componente d’energia mancante. Era infatti la terza partita in sei giorni, non è una scusante ma un dato di fatto. Bisogna dare merito alla nostra seconda unità che ha reagito quando i titolari non ci hanno dato la capacità di reggere l’urto di Reggio. Purtroppo è la seconda volta di fila che perdiamo all’ultima azione, era successo tre giorni fa a Bologna è ricapitato oggi, ci vuole più attenzione ai dettagli, saper gestire un possesso finale. Del resto, per alcuni aspetti la nostra squadra deve ancora imparare tante cose”.