2 Maggio 2017
00:32
Orsi Derthona fa sua gara 1: Mantova battuta con qualche affanno
DERTHONA-MANTOVA 76-67
Derthona: Greene 23, Cosey 19, Alviti 10, Ricci 4, Sanna 4, Taverna ne, Conti, Mascherpa 2, Ricci ne, Garri 14, Apuzzo ne, Cucci. All. Demis Cavina
Mantova: Daniels 12, Vencato 2, Giachetti 15, Timperi 5, Candussi 8, Casella 3, Lusvarghi, Amici 12, Corbett 4, Gergati 6, Bryan ne. All. Alberto Martellossi
Note. Primo tempo: 38-31. Parziali: 23-14, 15-17, 18-22, 20-14.
VOGHERA – “I record si accumulano in regular season, la storia si fa nei playoff.” Questa celebre fase di Flavio Tranquillo fa capire l’importanza di questa competizione per la città di Tortona. I leoni per il secondo anno di seguito approdano alla post season. Per contendersi un posto nella lega maggiore, quella che conta. “Mai dire mA1” è il motto dei tifosi bianconeri che sognano un’eroica promozione attesa da 60 anni. La prima sfidante è Mantova, squadra talentuosa contraddistinta da un incredibile pubblico di tifosi pronti a seguirli fino al PalaOltrepo di Voghera.
La partita inizia con una variazione di Cavina ai soliti titolari. Fuori Ricci, dentro Cucci. Servono centimetri e prepotenza sotto canestro e questa scelta risulterà azzeccata. I primi minuti vengono utilizzati da entrambe le squadre per studiarsi. Dopo ripetuti errori da entrambe la parte Garri e Greene decidono di aprire i giochi piazzando rispettivamente i primi quattro punti dell’incontro. Tocca però a Mantova dettare il ritmo del gioco ma i lombardi non riescono a finalizzare: con le due torri tortonesi, Garri e Cucci, sotto canestro è difficile segnare, e il Derthona ne approfitte. I leoni stordiscono Mantova in contropiede e si portano sul 13 a 5. La partita è molto congestionata dalle scelte forse un po’ troppo avventate della terna arbitrale, che a ogni minimo contatto continuano a punire i giocatori di entrambe le squadre. Greene non sbaglia mai dalla lunga distanza e Garri insegna come giocare sotto canestro alle nuove generazioni mantovane.
Il Derthona fa il vuoto con un ennesimo parziale di 7-0, anche se la difesa biancorossa impedisce un gioco corale dei leoni, costretti a dover puntare su isolamenti e schemi macchinosi e spesso inefficaci. I falli continuano ad essere fischiati senza tregua e la situazione inizia a innervosirsi. Tutti ciò porta a un fallo tecnico dato alla panchina degli Stings. Mantova, anche se con fatica, rimane aggrappata grazie alla sua fisicità e alle giocate di Amici e Giacchetti, veri e propri leader in campo. Quando il punteggio è 45 a 40 per i padroni di casa, Cucci cade ed è costretto ad uscire dal campo per problemi fisici. Mantova marca stretto gli americani e riesce a rimanere a galla grazie a una buona gestione della palla e delle spaziature. A questo punto coach Cavina, schiacciato dai raddoppi, decide di togliere Garri, indispensabile per il finale, e di giocarsela con il quintetto piccolo, con Ricci inserito come centro. L’assenza di Cucci si fa sentire e finalmente Mantova riesce a passare in vantaggio sul 56 a 58.
I falli danno il ritmo alla partita, le squadre fanno fatica a superare la metà campo senza incappare in una sanzione. Grazie alle decisioni arbitrali il Derthona passa di nuovo in vantaggio, dopo ripetuti giochi da tre punti realizzati. Cosey decide di farla finita sparando una tripla incredibile che fa impazzire il popolo tortonese portando il punteggio sul 67-64. La situazione si fa critica con il quinto fallo inesistente di Alviti, costretto ad uscire, ma i leoni non mollano e riescono, con una difesa attenta, ad annullare l’attacco dei mantovani. La partita si chiude con una serie innumerevole di tiri liberi per i padroni di casa che riescono finalmente a staccarsi dagli avversari con un punteggio di 76 a 67.
Il Derthona Basket si aggiudica così una partita veramente sofferta. La serie è quindi sull’1-0 per i bianconeri. Mantova ha però dimostrato di essere un’ottima squadra, da non sottovalutare, soprattutto nelle partite in trasferta, che si disputeranno dopo gara 2. Un plauso agli ultras mantovani che, anche se in minoranza, hanno insegnato come divertirsi senza cori violenti e volgari.