19 Maggio 2015
06:58
Casale di nuovo costretta alla resa, Agrigento va sul 2-0
CASALE MONFERRATO -La Moncada espugna il PalaFerraris per la seconda volta in 48 ore vincendo 72-66
Partenza drammatica per la Novipiù, sotto 15-4 dopo 8’ di gioco, probabilmente ancora bloccata dalla sconfitta di gara-1. I rossoblù trovano le energie mentali per giocare un secondo tempo consistente, rimontando fino al -4, ma non sufficiente a completare l’impresa. Agrigento si porta avanti 2-0 nella serie di semifinale che ore si sposta in Sicilia. Giovedì, gara dal ‘dentro o fuori’ la Novipiù.
Come in gara-1 tocca a Dudzinski regalare ad Agrigento il primo triplo vantaggio. Casale parte contratta sbloccando il punteggio dopo oltre 3’ di gioco: capitan Martinoni realizza da sotto il 2-5, prima del parziale di 8-0 a favore di Agrigento che si conferma rebus complicato per i rossoblù (13-2 dopo 6’). La Novipiù segna solo 4 punti nel primo quarto, chiuso in ritardo di 14 lunghezze. Blizzard riapre i giochi dall’arco dopo 1’ nella seconda frazione, prontamente imitato da Tomassini, vanificando, però, il tentativo di rimonta con due sanguinose perse che costano il nuovo +12 per la Moncada. E mentre la Junior è 0 su 6 ai liberi, Saccaggi realizza la tripla del 25-10 a 6’ dalla seconda sirena. Agrigento gioca bene, difendendo con grande energia ed efficacia, arrivando spesso al ferro, costruendo così il 36-21 con cui rientra negli spogliatoi all’intervallo lungo. Samuels e Dudzinski ricominciano segnando da sotto i primi due canestri del secondo tempo. E’ una Junior che difende meglio quella che si ripresenta sul parquet, costringendo la Moncada a soli 4 punti in 5’, ma che fatica tropo in attacco, non riuscendo a trovare continuità offensiva sulla via del recupero. Tomassini e Blizzard, però, ci provano e con due triple consecutive fanno esplodere il PalaFerraris guidando la Novipiù al -9. Ma Agrigento non si scompone, chiudendo la terza frazione con il piazzato di capitan Chiarastella che fissa sul 49-39 il vantaggio dei siciliani alla terza sirena. Amato riparte con la tripla del -7 dopo pochi secondi giocati dell’ultimo quarto. Agrigento riparte, ma altre due triple di Samuels e Marshall, riavvicinano Casale al -4 a oltre 6’ dal termine. Gara che vive di strappi con la Junior a rosicchiare un punticino alla volta, tenendo vive le speranze di una complicatissima rimonta. Rossoblù nuovamente al -76 con la seconda tripla della sua partita ma Williams e De Laurentiis la chiudono dalla lunetta. La Moncada vince 72-66, espugna il PalaFerraris per la seconda volta in 48 ore, mettendo spalle al muro i rossoblù.
NOVIPIU’ CASALE – MONCADA AGRIGENTO 66-72 (4-18, 21-36, 39-49)
NOVIPIU’ CASALE: E. Giovara ne, Amato 8, Tomassini 18, Natali, Blizzard 10, Martinoni 7, Ruiu, Fall, Samuels 8, Marshall 15 All. Ramondino
MONCADA AGRIGENTO: Vai 2, Evangelisti 9, Williams 8, Chiarastella 5, De Laurentiis 8, Saccaggi 9, Piazza 11, Udom 8, Portannese ne, Dudzinski 12 All. Ciani
RAMONDINO: “CI SIAMO SPECCHIATI NEI NOSTRI LIMITI, PERDENDO FIDUCIA” – “Grandi complimenti ad Agrigento che ha vinto con merito anche questa seconda partita. L’analisi non può prescindere dai meriti dei nostri avversari, capaci di elevare negli ultimi quindici giorni il loro livello di gioco in una maniera ammirabile e soprattutto molto continua. Per quanto riguarda noi, credo che l’essere già con le spalle al muro dopo la sconfitta di sabato, ci abbia fatto implodere, al di là della qualità del gioco comunque scadente. Con questo livello di pressione ci siamo specchiati nei nostri limiti, perdendo fiducia, ed in quel momento abbiamo provato a combattere Agrigento con giocate di fino, quasi a voler rinnegare queste nostre difficoltà, e questo ci ha messo nei guai. Nel secondo tempo abbiamo tolto un poco di fronzoli alle nostre giocate e siamo andato un po’ meglio, essendo più vivi, ma confrontandosi col peso di ogni singolo tiro, tutti importanti e pesanti. Questa mattina avevo visto le stesse facce, la stessa serietà riscontrata prima di gara-4 contro Biella, ma la consapevolezza si guadagna negli anni e si inizia a concretizzare quando ci si confronta con le responsabilità vere. Ci tengo a sottolineare che quello che la squadra fa in campo è il frutto di quanto io sono riuscito a trasmetter loro durante tutta la stagione, e credo quindi sia giusto essere critici, ma sempre definendo bene le responsabilità”.