1 Ottobre 2015
22:20
Quando fare canestro significa solidarietà: Junior, Fondazione Uspidalet e Santa Caterina Onlus ancora insieme
CASALE – Se i cestisti della Novipiù Junior Casale sono pronti a cominciare la nuova stagione di serie A2 anche la società rossoblu scende di nuovo in campo per un obiettivo ancora più importante: la solidarietà. In occasione dell’incontro ufficiale della squadra col sindaco di Casale, Titti Palazzetti, al Palazzo Comunale, sono state infatti presentate le iniziative benefiche che anche quest’anno vedranno la Junior in prima fila. La Novipiù sarà così ancora a fianco della Fondazione Uspidalet, impegnandosi nella raccolta fondi finalizzati alla donazione di due incubatrici per terapia intensiva, studiate per la gestione dei neonati prematuri che pesano meno di 500 grammi. Il valore dell’investimento richiesto sarà di circa 30.000 euro. In più, in occasione del derby contro Pallacanestro Biella, i giocatori juniorini si presenteranno in campo indossando una maglia con il logo dell’Associazione Santa Caterina onlus: parte dell’incasso relativo alla partita di domenica 11 ottobre sarà devoluto al restauro della cupola e della facciata della Chiesa. Sabato 10 ottobre, i giocatori rossoblu parteciperanno come anteprima della gara alla “risottata” che Santa Caterina onlus organizzerà sul sagrato antistante la Chiesa a partire dalle 12,30. Il risotto sarà preparato e venduto dall’Azienda Agricola Ardizzina di Casale, a cui verranno affiancati altri sapori del territorio monferrino tra cui i Krumiri Rossi con zabaglione. Anche il ricavato del pranzo solidale andrà a favore del restauro della Chiesa. Inoltre, per i bambini e i ragazzi presenti ci sarà la possibilità di sfidare Martinoni e compagni grazie al canestro gonfiabile rossoblu, allestito in occasione dell’evento.
“La pallacanestro, per noi, deve essere non solo uno strumento di gioco, non solo un servizio sociale fornito attraverso il settore giovanile” ha detto il presidente della Junior Giancarlo Cerutti “con centinaia di ragazzi allenati nello sport e nella vita, ma vuole e deve essere anche un sistema, uno strumento per svolgere attività benefiche estremamente importanti.”