27 Agosto 2017
23:24
Gonzalez salva un’Alessandria in costruzione: solo un pari a Pontedera
PONTEDERA-ALESSANDRIA 1-1
Marcatori: Pesenti, Gonzalez.
Alessandria: Agazzi, Casasola, Piccolo, Fissore, Pastore, Sestu (Celjak), Cazzola (Ranieri), Gazzi (Bunino), Nicco, Fischnaller (Marconi), Gonzalez.
PONTEDERA – L’Alessandria comincia il suo campionato con un punto. A Pontedera i grigi non sono andati oltre l’1-1 contro i granata e, non fosse stato per la caparbietà di Gonzalez che all’85^ ha acciuffato il pari, sarebbe stato un inizio da incubo. Contro una compagine di caratura tecnica sulla carta inferiore i grigi sono però andati in affanno in alcune occasioni che per fortuna, la squadra di Maraia non ha saputo sfruttare. Alla fine, infatti, il pareggio è il risultato più giusto ma forse è proprio il Pontedera a mangiarsi di più le mani, dopo aver cullato per più di venti minuti il sogno di battere un orso ancora con gli artigli troppo poco aguzzi, trafitto al 63^ da un’inzuccata di Pesenti.
Nei grigi mister Stellini schiera Fischnaller in attacco al fianco di Gonzalez e, in mediana, inserisce Gazzi a fianco di Cazzola e Nicco, vista l’assenza di Branca. I grigi partono bene ma il Pontedera fa subito capire che non si limiterà a difendere la propria porta. Gonzalez è il più propositivo e in due occasioni impegna Contini col suo sinistro. Sul fronte opposto il Pontedera si propone spesso in fase offensiva, complice una fase difensiva grigia ancora rivedibile. L’Alessandria, infatti, appare troppo vulnerabile e quando arriva anche qualche errore individuale più di un brivido comincia a correre sulla schiena dei tifosi mandrogni: poco dopo il 20^ minuto Fissore liscia un pallone in area che Pesenti non sfrutta e, soprattutto, a tre minuti dall’intervallo Piccolo non sbarra la strada al numero 9 che è libero di calciare verso Agazzi. Per fortuna il sinistro dell’ex Pro Piacenza è forte ma centrale e il numero 22 salva il risultato.
La probabile strigliata di Stellini negli spogliatoi sembra dare i suoi frutti. L’inizio di ripresa, infatti, è confortante: dopo un colpo di testa centrale di Pesenti da una rimessa laterale, infatti, i grigi spingono sull’acceleratore e, per circa dieci minuti, mettono alle corde la squadra di Maraia. Al 48^ Fischnaller non riesce però ad arrivare puntuale su un cross dalla sinistra. Due minuti dopo Pastore si mette in proprio e incrocia di sinistro in area di rigore, palla fuori di un niente. Poco dopo Nicco guida la ripartenza alessandrina, uno dei marchi di fabbrica della scorsa stagione, ma il sinistro di Fischnaller non è angolato. Due minuti dopo il numero 11 prova a servire fuori area Gonzalez che alza di poco la mira col suo mancino. La sfuriata dei grigi, però, non porta alcun frutto e il Pontedera torna a guadagnare campo. Intorno al 63^ minuto i granata rialzano la testa e proprio con un’inzuccata su calcio d’angolo Pesenti centra il bersaglio grosso e fa esplodere il Mannucci dopo che l’arbitro aveva, pochi minuti prima, annullato ai granata un gol per fuorigioco.
La reazione dei grigi è rabbiosa e si traduce nel destro di Casasola dopo un corner ma Contini dice ancora di no. Al 74^ Gonzalez chiama in causa Fischnaller ma l’altoatesino non calcia subito col sinistro e grazia la difesa toscana. Nel frattempo mister Stellini, dopo l’ingresso immediato di Bunino per Gazzi appena subito gol, opera un triplo cambio per dare la scossa: dentro Marconi, Celjak e Ranieri al posto di Fischnaller, Sestu e Cazzola. Celjak, in particolare, si dimostra subito in palla e da un suo cross nasce la rete di Pastore, annullata però per offside. Nel frattempo il Pontedera non sta a guardare e con Calcagni impegna di nuovo Agazzi. All’85^ si materializza il pareggio: su un lancio lungo di Piccolo Gonzalez si incunea in un pertugio lasciato da Risaliti ed è glaciale davanti a Contini. All’Alessandria non bastano i cinque minuti di recupero per completare la rimonta.
L’Alessandria strappa la sufficienza nel primo test dell’anno ma i 95 minuti di Pontedera evidenziano un cammino ancora lungo da percorrere. Visti i tanti volti nuovi era impensabile immaginarsi una squadra subito scintillante ma, di contro, qualche sbandamento di troppo in fase di non possesso rappresenta un campanello d’allarme da non ignorare.