30 Novembre 2017
05:59
Acrobati, aneddoti, fuochi d’artificio: il Mocca splende di grigio
ALESSANDRIA – Lo stupore per una ballerina in volo, il rispetto e la nostalgia verso chi ha scritto una storia gloriosa e la convinzione di restare unici per sempre. Quella dell’inaugurazione dello stadio Moccagatta è stata una serata dalle mille emozioni, uno spettacolo memorabile per una casa dell’Alessandria Calcio rinnovata e moderna, ma con ancora ben impresso il dna di una società che ha scritto pagine indelebili del calcio italiano.
Fabio Caressa insieme a Nicola Roggero, per una sera la “voce” del Moccagatta, lo hanno ricordato bene, tra aneddoti di un passato memorabile e i racconti dei grandi interpreti del pallone che hanno reso immortale quell’unico colore sulla maglia: da Adolfo Baloncieri a Giovanni Ferrari fino a Gianni Rivera. Nello stadio che, come ha auspicato Caressa, dovrà “diventare inespugnabile“, si è anche ricordato il mitico match contro il Santos di Pelè con una coinvolgente coreografia dal ritmo carioca e, poco dopo, il tragico evento dell’Alluvione: sul sottofondo di “The Sound of Silence” tanti bambini hanno lasciato andare una serie di palloncini bianchi nel cielo.
Una squadra da “film” questa Alessandria, nel vero senso della parola, come l’aneddoto raccontato dallo stesso Roggero sulla pellicola del 1953 di Mario Camerini intitolata “Gli eroi della domenica” con Raf Vallone e Marcello Mastroianni e incentrata su questa compagine di provincia chiamata “I Grigi” , chiamata ad affrontare il Milan e autrice di una entusiasmante rimonta.
Fotografie di Ilaria Cutuli
Tanti applausi per il presidente Luca Di Masi, l’uomo della svolta societaria degli ultimi anni, presentato e fatto accomodare su una panchina prestigiosa: a fianco di Edy Reja, Rocco Melideo e Fabio Artico. “Non avessi avuto la testa giusta non avrei giocato” ha raccontato Reja. “Quanti ricordi in quell’anno della rinascita” ha invece sottolineato Artico. Proprio a due icone grigie come Baloncieri e Ferrari sono state dedicate rispettivamente la Curva Sud e il settore poltrone bordocampo.
“Questa sera viene restituito alla nostra comunità un pezzo del passato” ha sottolineato il sindaco Cuttica di Revigliasco “ora guardiamo al progresso con meno piagnistei e più convinzione verso il futuro.” Prima del taglio del nastro e dei fuochi d’artificio finali è poi arrivata anche la sorpresa del nuovo inno, realizzato e interpretato da Dado Bargioni e Elisabetta Gagliardi.
Unica nota stonata della serata è stata la bassa affluenza di pubblico: il difficile inizio di stagione e forse la fredda serata infrasettimanale sono state con tutta probabilità le cause principali del forfait di molti tifosi grigi.