28 Aprile 2018
19:15
Alessandria: stop dopo cinque mesi. A Pistoia un ko immeritato
PISTOIESE-ALESSANDRIA 2-1
Marcatori: Ferrari, Picchi, Gjura
Alessandria: Ragni; Sciacca, Lovric (Gjura), Blanchard, Fissore (Barlocco); Ranieri, Gatto (Usel); Fischnaller Bellazzini (La Fauci); Kadi (Nicco); Chinellato.
PISTOIA – Era dallo scorso 24 novembre che l’Alessandria non conosceva il sapore della sconfitta. Cinque mesi dopo è arrivato il secondo stop dell’era Marcolini. Il 2-1 di Pistoia è però ininfluente dal punto di vista delle conseguenze. I grigi infatti sanno già che chiuderanno da virtuali terzi il campionato grazie alla vittoria della Coppa Italia e potranno così saltare i primi due turni a eliminazione diretta dei playoff. Non mancano le attenuanti ai mandrogni, reduci dalla gioia immensa di mercoledì e con un solo giorno a disposizione per preparare il match con gli arancioni. E poi l’Alessandria avrebbe meritato il pareggio per quanto ha saputo creare sul manto erboso dello stadio Melani.
Comincia bene l’Alessandria con un sinistro da lontano di Fischnaller ma Biagini è attento e alza in angolo. La Pistoiese, però, non sta a guardare e al 20^ passa in vantaggio: Mulas prova a crossare da destra ma Fissore, vicino a lui, intercetta la palla con la mano. L’arbitro valuta il tocco volontario e assegna il rigore, trasformato da Ferrari con un destro centrale, sfiorato da Ragni. Quattro minuti Ferrari potrebbe replicare: l’attaccante riceve palla spalle alla porta, si gira sul sinistro ma non inquadra lo specchio. I grigi si scuotono e Ranieri prova un destro dalla distanza, alto di poco sulla traversa. Al 26^ la squadra di Indiani sfonda a sinistra con Surraco che crossa di esterno, Minardi arriva puntuale sulla palla ma non impatta bene e l’occasione sfuma. Tra il 34^ e 37^ l’Alessandria mette alle corde gli arancioni con una serie di calci da fermo insidiosi: prima Bellazzini costringe Biagini a una deviazione sulla traversa, poi il destro da pochi passi di Lovric è troppo debole e infine l’ex Terigi si immola sulla linea di porta deviando il tiro a botta sicura di Fischnaller, a Biagini battuto.
Nella ripresa Luperini crea scompiglio nella retroguardia mandrogna ma Ragni è perfetto nei tempi di uscita. Poco dopo Blanchard ci prova dalla distanza, senza successo. L’episodio chiave del match arriva al 67^: il lancio di Papini verso Picchi coglie in controtempo la linea difensiva mandrogna e il centrocampista scuola Empoli fa secco Ragni con un sinistro velenoso e preciso. L’Alessandria non ci sta e Nicco impegna Biagini con un sinisto dalla distanza, disinnescato in due tempi. Marcolini getta nella mischia alcuni pregiati diamanti grezzi della Berretti: Gjura, Usel e La Fauci. All’84^ proprio Gjura timbra il suo primo gol in maglia grigia tra i professionisti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rianimando le speranze di rimonta. Fischnaller e compagni non vogliono cedere e ci provano fino alla fine e sono anche sfortunati quando, in pieno recupero, il colpo di testa di Chinellato si impenna e tocca il palo esterno.