“Spinte per mandarmi via”. Ma il patron del Derthona Sonzogni resiste

TORTONA – Ufficializzate le dimissioni di mister Banchieri, il presidente del Derthona, Riccardo Sonzogni si è tolto, ai microfoni di Radio Gold News, qualche sassolino dalle scarpe.

“Formalmente sono dimissioni ma” ha sottolineato il numero uno dei bianconeri “non mi sarei fatto a problemi a esonerare mister Banchieri. Io avrei tenuto Daidola, ma mi sono adeguato a questa situazione.”

D- Questa frizione percepita tra lei e le altre componenti della società pregiudica la sua permanenza al Derthona?

“Penso che ci siano delle spinte per mandarmi via, soprattutto dopo quello che è successo domenica e nei giorni seguenti. Ma non me ne vado. Non voglio fare nomi: sono impressioni. Ma io rimango, anche in caso di retrocessione.”

D- Se nemmeno in società c’è piena sintonia, il futuro, ad oggi, appare turbolento…

“Se ci saranno turbolenze le affronteremo ma serve un chiarimento con tutte le componenti della società.”

D- Cosa si sente di dire ai tifosi?

“Dovevamo fare almeno un campionato dignitoso, ma non ci siamo riusciti. In questo abbiamo mancato. Ce ne assumiamo le responsabilità. Io in primis. Ci scusiamo per quello che è avvenuto ma lavoriamo per riportare il Derthona dove deve stare, il Derthona merita di più di tutto quello che è successo.”

D- Ad oggi rifarebbe le stesse dichiarazioni e gli stessi proclami sulla volontà di costruire un nuovo stadio?

“Se si lavora in modo positivo anche la questione stadio non stona affatto. Bisogna sempre fare dei programmi. Qualsiasi ipotesi fatta era, ed è, ragionevole. Lo dico anche con un Derthona quasi retrocesso. Questo è il mio pensiero.”