Autore Redazione
martedì
25 Maggio 2021
05:41
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Calcio - Alessandria

Mercoledì su Netflix il film dedicato a Baggio. L’ex grigio Bisoli: “Non faceva pesare la sua fama”

Mercoledì su Netflix il film dedicato a Baggio. L’ex grigio Bisoli: “Non faceva pesare la sua fama”

ALESSANDRIA – Mercoledì 26 maggio Netflix trasmetterà in anteprima “Il Divin Codino“, il film dedicato a Roberto Baggio. La pellicola racconta la storia del grande calciatore e le difficoltà che il Pallone d’Oro del 1993 ha dovuto affrontare, soprattutto dal punto di vista degli infortuni. In attesa di poter apprezzare di nuovo le sue gesta sul piccolo schermo, abbiamo chiesto a un ex giocatore dei grigi come Pierpaolo Bisoli, oggi allenatore, di farci conoscere anche il Baggio “dietro le quinte”, una volta spenti i riflettori. I due disputarono insieme la stagione 2000/2001 col Brescia:

“Arrivammo settimi, stabilendo il record nella storia della società” ha ricordato Bisoli ai nostri microfoni “lui arrivò a fine ritiro estivo, tutti eravamo molto contenti. Ci stupimmo delle semplicità dell’uomo, non ci faceva pesare la sua fama. Era come uno di noi, eppure aveva dei tifosi ovunque andavamo. Tutti aspettavano lui, non certo il Brescia, ma lui è sempre stato un ragazzo molto semplice, aveva una vita riservata, all’aeroporto era sommerso da richieste di autografi e foto ma non si è mai negato a chi glieli chiedeva. Era molto umile. Le frizioni che ha avuto con alcuni allenatori? Non lo so e non mi permetto di giudicare, ma a volte la sua ingombranza mediatica era da difficile da gestire. Mister Mazzone, invece, da questo punto di vista è stato un maestro. Ricordo proprio quella stagione: in quel Brescia ero uno dei più vecchi, dovevo guardargli le spalle, il mio compito in campo era dargli la palla in più velocemente possibile. All’andata pagò il fatto di non aver fatto il ritiro con noi ma nel girone di ritorno esplose letteralmente. Ci trascinò”. 

Proprio a proposito del rapporto Baggio-Mazzone, Bisoli ha raccontato alcuni episodi che dimostravamo la loro estrema sintonia: “Avevano un rapporto molto stretto. Il mister capì subito l’importanza che Baggio avrebbe potuto avere per noi. Roberto fu il primo grande giocatore al quale Mazzone concesse degli sconti. Ad esempio il tecnico non gradiva la presenza di preparatori personali, invece Baggio ce l’aveva, visto che a causa degli infortuni gravi che aveva avuto faceva di tutto per giocare ai livelli della serie A. Poi non tollerava i cani agli allenamenti e un giorno ne vide uno e si arrabbiò. Quando seppe che era di Baggio, però, disse: “Diamogli una palla anche a lui così gioca”!

Infine mister Bisoli ha anche parlato del presente, commentando l’imminente avventura della sua ex Alessandria ai playoff: “Ovviamente è tra le favorite, insieme a Palermo, Bari, Padova, Avellino. Certo, i playoff sono un terno al lotto. A mio avviso hanno una formula troppo allargata, che magari costringe chi ha chiuso il campionato nelle prime posizioni a giocare contro chi ha concluso ottavo o nono. L’Alessandria ha però un mister e giocatori importanti. Giocare coi propri tifosi sugli spalti avrebbe significato poter contare su un valore aggiunto: so cosa significa avere alle proprie spalle il tifo del Moccagatta. Sarà importante avere quei 5 o 6 giocatori importanti in forma in quel periodo”.

Foto de “Il Giornale di Brescia”

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