18 Febbraio 2023
09:45
Alessandria Calcio: il 111^ compleanno in uno dei momenti più delicati di sempre
ALESSANDRIA – Oggi l’Alessandria Calcio compie 111 anni. Non una cifra tonda ma significativa per una società che, come ha detto il suo neo allenatore Maurizio Lauro “ha fatto la storia del calcio“. Un traguardo, però, che non si può festeggiare, viste le tante incognite purtroppo ancora aperte sul futuro dei grigi.
Inevitabile tornare con la mente a 12 mesi fa, quando i Grigi lottavano per salvarsi in serie B, fiduciosi di potercela fare. Nel match di domenica contro la Torres l’interesse di tutti non sarà focalizzato su alcuna maglia celebrativa ma sull’impatto, sulla proverbiale “scossa” che il nuovo tecnico sarà eventualmente in grado di dare al gruppo, oggi in piena zona playout in serie C, con la salvezza diretta distante quattro punti.
C’è una sola domanda che, da giovedì mattina, ronza nella testa di tutta la piazza grigia: basterà un allenatore con soli cinque anni di esperienza in più di Rebuffi a imprimere alla squadra l’indispensabile cambio di passo?
L’esonero dell’ex tecnico del settore giovanile grigio, promosso tra i grandi la scorsa estate, aveva illuso i più ottimisti: decidere di cambiare guida in corsa, quasi una regola nei 10 anni di presidenza Di Masi, comporta sempre esborsi imprevisti e l’eventuale arrivo di un allenatore di categoria, temprato da anni di battaglie sportive nei campi di C, avrebbe sicuramente dato un segnale significativo alla piazza: o un ripensamento dell’attuale patron rispetto alla sempre ribadita volontà di farsi da parte appena possibile o, finalmente, l’agognato annuncio di un volto nuovo sul ponte di comando.
Niente di tutto questo: tutte le incertezze sull’Alessandria che verrà non sono ancora state dissipate. A mister Lauro l’in bocca al lupo sincero di tutti. Certo, rispetto al suo predecessore Lauro ha già sperimentato in più occasioni il lavoro di primo allenatore e digerito l’impatto con la Lega Pro, anche se le sue panchine tra i professionisti sono appena 2o, a Mantova. Da calciatore, però, ha calcato campi ancor più prestigiosi e tagliato traguardi importanti, con promozioni in B e in A conquistate da protagonista.
La speranza è che tutto questo basti a tenere a galla una squadra e una piazza che “hanno fatto la storia” e che non meritano la seconda retrocessione in due anni.